Calcio, i 100 anni di Silvano Zanini: lo storico massaggiatore del Cervia e il suo “no” a Ciccio Graziani

Calcio

Nel suo cuore ci sono sempre quegli «anni ruggenti», fra i suoi rimpianti il no a «Ciccio» Graziani. Silvano Zanini ha compiuto 100 anni e ora può guardare dall’alto un’epopea. Fu infatti il massaggiatore del Cervia calcio (dal 1952 al 1994) negli anni in cui la squadra militava in serie D. «Nel 1945 ero un ragazzo – racconta –, e dopo la seconda guerra mondiale affrontavo la vita con tanti problemi. Fin da piccolo, però, avevo nel sangue la passione per il calcio. Il Cervia venne invitato a Ravenna per disputare una partita amichevole e noi non avevamo neanche le maglie regolari per scendere in campo. Dovemmo usare le canottiere, pur tuttavia disputammo una bella partita perdendo per 2 a 0. Gli avversari ci fecero i complimenti e venne l’idea di allestire una squadra regolare. L’avvocato Boesio Casanova, dal canto suo, ci chiese se avessimo i soldi per sostenere tutte le spese. Trovammo qualche sponsor e perdemmo le prime 7 partite, tanto che lo stesso Boesio meditava il ritiro, ma poi la situazione migliorò».

Così Silvano un bel giorno divenne massaggiatore, occupandosi di «caviglie, tendini, muscoli e cose del genere». Ma era anche un consigliere dei giocatori, aiutandoli nei momenti più difficili. Nel 2004, quando aveva già abbandonato lo stadio intitolato a Germano Todoli (con il quale non andava troppo d’accordo), venne contattato da Ciccio Graziani per partecipare a «Campioni», il reality show ambientato nel mondo del calcio con sede a Cervia. «Dovetti rinunciare – spiega –, perché l’età non me lo permetteva e non avevo più voglia di stare a bordo campo. Comunque il mio Cervia è inimitabile, non ho dubbi».

Ora Silvano si gode il meritato riposo, ma ha smesso di lavorare da poco. Rappresentante di vini, riforniva tutti i migliori alberghi della zona. Ha tutto il tempo quindi per guardare la sua Inter, di cui a Cervia è il primo tifoso. «Zanini è stato e ha fatto il Cervia - scrive Silvano Stella nel libro Gli anni ruggenti. - Era infatti il massaggiatore che sapeva tutto della medicina, ma era anche amico e confidente dei calciatori, una di quelle persone che se non ci sono bisogna inventarle».

Nella casa di Milano Marittima che condivide con la figlia Nicoletta Zanini, celebre soprano, Silvano ricorda tanti nomi di quel tempo (Massaia, Esposito, Zoffoli, Montanari, Ridolfi, Missiroli, Guidazzi); tutti calciatori passati sotto le sue mani. La mente è ancora lucida, una memoria inesauribile per la città, che gli amici cercano di preservare nel miglior modo possibile. Ogni tanto infatti qualcuno suona il campanello, lui sale in auto e a tavola riesce ancora a dare il meglio di sé.

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