Calcio D, Pecci si lega al Forlì fino al giugno 2025: «È un momento molto importante dal punto di vista personale»

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Quando si dice di una conferma guadagnata sul campo con le prestazioni e la serietà. È il caso di Cristian Pecci che sarà un giocatore del Forlì anche per il prossimo campionato, avendo sottoscritto ieri il prolungamento fino a giugno 2025. Non è solo un atto formale ma, da parte della società del presidente Cappelli, una dimostrazione della fiducia che viene risposta nel giovane ex Ancona. Perché Cristian Pecci, nato a Fabriano il 2 ottobre 2003 e studente di scienze motorie a Unipegaso, per questa stagione rientra ancora nella categoria degli under però dalla prossima, quando i giovani da impiegare in serie D scenderanno da 4 a 3 con le annate 2004-2005 e 2006, diventerà un over a tutti gli effetti. Per questo motivo l’atto della prosecuzione del rapporto è un riconoscimento con cui Cristian Pecci viene a tutti gli effetti inserito fra le pedine su cui costruire il Forlì del futuro prossimo che sia in D o in Lega Pro: «È un momento molto importante dal punto di vista personale - riconosce il centrocampista - che mi sprona maggiormente a proseguire in questo percorso che da quando sono arrivato a Forlì è stato caratterizzato da una crescita costante».

Eppure Pecci ad inizio campionato non sembrava rientrare tra le prime scelte sopravanzato da Casadio e anche da Piva. Un po’ alla volta senza sgomitare ma con prestazioni convincenti ha saputo ritagliarsi un posto al sole: «Nel gruppo squadra c’è bisogno di tutti, poi bisogna essere bravi a cogliere le opportunità quando vengono offerte. Al direttore (Cristiano Protti, ndr) avevo espresso la volontà di restare così ci siamo incontrati ed è maturato l’accordo».

Il rinnovo per Cristian Pecci giunge anche in un momento determinante per il futuro con i Galletti che si candidano ad essere i principali avversari del Ravenna capolista: «Stiamo facendo un grande campionato che però è il frutto del lavoro svolto durante la settimana. La posizione raggiunta ci consente di giocarci le nostre chance senza alcuna ossessione partita dopo partita spendendo le energie di cui siamo capaci. Poi se il risultato finale non sarà quello che auspichiamo, almeno non avremo rimpianti».

Pecci si è adattato bene al nuovo modulo, il 3-4-2-1 coniato da Mauro Antonioli che a volte lo impiega anche come terzino destro: «Fare il quarto o il quinto di centrocampo non è una difficoltà, il difensore di fascia è maggiormente impegnativo perché i movimenti sono diversi ma mi sto impegnando anche in quella posizione».

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