Calcio D, Gaiola: "Sammaurese da 0-3 a 3-3 e potevamo vincere"

Calcio

In otto anni in questa categoria una cosa del genere non era mai accaduta. Il 3-3 sulla ruota di San Mauro era già uscito tre volte (Fortis Juventus, Sasso Marconi e Progresso le squadre) mai però in modalità thrilling come domenica scorsa. L’unico pomeriggio che si avvicina a una rimonta simile porta la data del 21 dicembre di quattro anni fa, anche se il finale non è a lieto fine. Al Macrelli arriva il Sasso Marconi, che ne segna subito due, la Sammaurese ha una reazione d’orgoglio e passa in vantaggio, solo che nel finale si fa riprendere e arriva il pirotecnico pareggio. Nulla a che vedere, quindi, con il 3-0 in quel di Forte dei Marmi al minuto 65 del cronometro, terminato con una clamorosa rimonta nel giro di un quarto d’ora (3-3). A guidarla il perno del centrocampo Riccardo Gaiola, uno decisamente parco in fatto di gol, che quando si accende fa le cose per bene. Come contro il Real Forte Querceta dove ne segna due quando nell’intero arco della sua permanenza a San Mauro aveva esultato solo una volta.

Gaiola, lei segna poco, ma quando lo fa lascia il segno.

«Proprio due domeniche fa, al terzo nostro 0-0 dopo essermi divorato un gol, pensavo che la rete non facesse parte del mio dna».

Passa una domenica e cambia tutto.

«È stata una partita strana, mai abbiamo avuto la sensazione di andare sotto di così tanto, persino di tre gol».

Spieghi meglio.

«Noi facevamo la partita, loro segnavano. I primi due sono arrivati da prodezze, il terzo da una ripartenza».

Partita chiusa si pensava…

«Siamo stati bravi a non uscire dal match. Malgrado il pesante passivo avevamo la testa libera e abbiamo spinto ancora di più. Lo sforzo è stato premiato. Se avessimo avuto altri cinque minuti potevamo addirittura vincere la gara perché i toscani non ne avevano più mentre noi eravamo in palla fisicamente e mentalmente».

In questa remuntada lei segna una doppietta.

«Il primo di testa da calcio d’angolo, la seconda rete da uno schema con Bonandi. Pensi che l’ultima doppietta l’avevo fatta parecchi anni fa negli Allievi dell’Inter. Tra i grandi è la prima volta che avviene».

A chi la dedica?

«Alla mia compagna e a mio figlio. Al Macrelli sperano di vedere un mio gol e invece segno in trasferta…».

Dove vuole arrivare la Sammaurese?

«Prima conquistiamo la salvezza poi facciamo altri discorsi. Il traguardo è verso 43-44 punti e ancora ne mancano».

Prossime due gare in casa. Sabato in anticipo con la Bagnolese e mercoledì con la Correggese.

«Sono due partite che decidono il nostro destino e ci dicono se possiamo sognare in grande oppure rimanere con i piedi per terra».

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