Calcio D, Elia Ballardini: “Forlì non ha la passione di Ravenna per il calcio”

Calcio

Sul campo l’ex più atteso non ci sarà: da ieri è infatti certo che Paolo Rrapaj sarà costretto ad andare in tribuna perché il ginocchio che lo he messo fuori combattimento domenica lo obbligherà a saltare qualche partita. Quante lo si capirà cammin facendo: ieri Rrapaj era a Glorie per stabilire il programma di recupero con lo staff medico.

Elia Ballardini, l’esperto

Ma c’è un doppio ex a cui affidare una lettura anticipata di questo derby. Dopo aver deciso di lasciare il calcio, Elia Ballardini ha anche lasciato la Romagna e l’Italia. Il ravennate, dopo la splendida esperienza in giallorosso dal 2015 al 2018 con promozione dalla Serie D alla Serie C con fascia da capitano, ha chiuso la carriera proprio a Forlì, la cui maglia ha vestito dal 2018 allo scorso maggio quando ha smesso.

Ritorno a casa

E ha deciso di volare a Stoccolma, la città nella quale è nato. Elia Ballardini, la cui madre è svedese, racconta: «Da un mese mi sono trasferito con la mia fidanzata a Stoccolma. Avevamo deciso di fare un’esperienza all’estero da tempo e adesso che ho chiuso con il calcio c’è stata questa possibilità. Qui, del resto, c’è metà della mia famiglia, quella dalla parte di mia mamma, e quindi le cose sono anche più semplici. Il calcio lo seguo abbastanza da lontano, ma a Ravenna ho diversi amici e sono quindi aggiornato su quello che finora è stata una buona stagione da parte dei giallorossi».

La fiamma di Ravenna

Gli amici, la conoscenza solida con il tecnico Gadda e con Paolo Rrapaj, soprattutto la cittadinanza ravennate, spingono Elia dalla parte giallorossa in prossimità del derby: «Da ravennate spero vinca il Ravenna, anche se non dimentico le stagioni che ho vissuto a Forlì. Credo però che la differenza sostanziale tra le due piazze la faccia la passione per il calcio. A Ravenna la fiamma non si è mai spenta e di recente è stata ulteriormente alimentata dai risultati della squadra e forse anche dalla trattativa che porterà al passaggio di proprietà. A Forlì, invece, salvo poche eccezioni, quella fiamma non si è mai accesa per davvero e il basket resta lo sport più amato e sentito».

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