Calcio D, Cassese e le aggressioni al Riccione: "Chi ci ha dato dei bugiardi ci chieda scusa"

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«Adesso chi ci ha dato dei bugiardi e ha messo solo in dubbio quanto abbiamo denunciato, ci chieda scusa». Il presidente dello United Riccione, Pasquale Cassese, ha appena terminato di leggere la decisione del giudice sportivo in merito ai fatti avvenuti domenica scorsa sul campo del Sant’Angelo: una gara a porte chiuse, più 2.500 euro di multa per “aver i suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato un tubo di plastica sul terreno di gioco che sfiorava un calciatore avversario. I medesimi, nel corso del secondo tempo ed in più occasioni, profferivano espressioni discriminatorie per motivi di razza all’indirizzo di alcuni calciatori di colore della squadra avversaria creando una situazione di tensione tra il pubblico presente in tribuna”. Non solo, il dirigente Gianmarco Sorrentino, è stato inibito fino al 30 giugno perché “dopo essere stato allontanato per aver fatto indebito ingresso sul terreno di gioco ritardando la ripresa della gara e profferendo espressioni offensive all’indirizzo di un calciatore e della panchina avversaria, al termine della gara, dopo essere entrato nuovamente sul terreno di gioco, protestava all’indirizzo di un tesserato avversario e lo colpiva con un violento calcio al petto contribuendo ad alimentare disordini tra i sostenitori”. Insomma, tutto quello denunciato dal presidente Cassese è stato riportato fedelmente dall’arbitro. «Noi siamo persone per bene, che amano il calcio – dice il numero uno biancazzurro - Quello che è accaduto a Sant’Angelo è inqualificabile perché non c’entra nulla con questo mondo. Ma la cosa che mi fa arrabbiare ancora di più è quanto ho sentito e letto lunedì. Ci hanno dato dei bugiardi, degli esagerati. Ma di che cosa stiamo parlando? Vergognatevi! mi fa piacere che abbiano anche individuato il dirigente che ha colpito al petto il nostro fisioterapista, un’azione vigliacca e violenta. Faccio i miei più sinceri complimenti all’arbitro perché ha riportato fedelmente quanto accaduto». Nel frattempo, il presidente Cassese, sta preparando con i suoi legali, la denuncia da presentare alle autorità competenti per le minacce di morte ricevute durante la gara. Intanto anche il Riccione Fc 1926 “si unisce alla protesta e all’indignazione a cui tutti i tesserati dello United sono stati vittima. Lo sport deve unire e non dividere gli esseri umani. Sia lo United che il Riccione 1926 indossano con orgoglio i colori della città bianco azzurra e mai come oggi ci sentiamo uniti uno con l’altro”.

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