Calcio C, Zagnoni striglia l'Imolese: «Contro l'Olbia non dovevamo perdere»

Lasciarsi l’Olbia alle spalle. La parola d’ordine alla ripresa degli allenamenti di ieri è stata questa per l’Imolese che al Bacchilega ha cominciato a preparare la sfida di domenica al Del Conero di Ancona contro una squadra reduce dal pareggio in casa del San Donato Tavarnelle. L’Imolese cercherà di voltare pagina: «Dobbiamo fare mea culpa – ammette il difensore rossoblù Davide Zagnoni - per cui dovremo andare ad Ancona a recuperare i punti perduti in casa contro l’Olbia. E’ stata una sconfitta inaspettata per noi perché venivamo da un periodo positivo sia come risultati che come prestazioni, francamente tutta la squadra ci teneva a fare bene in uno scontro diretto che non dovevamo assolutamente perdere». Sullo 0-0 c’è stato l’annullamento del gol a Fonseca per fuorigioco: «Il gol era regolare, in quel momento arbitro e guardalinee hanno una frazione di secondo. L’impressione è che in quella situazione di gioco un po’ confusionale, l’episodio sfavorevole ci possa stare e in ogni caso, non è stato assolutamente quello il motivo della sconfitta». Al di là del risultato, quello che ha lasciato l’amaro in bocca è stata la prestazione opaca dell’Imolese, confusionaria soprattutto dopo l’espulsione di Sueva: «Paradossalmente dopo un episodio a nostro favore c’è stata ancora più confusione: dobbiamo essere più bravi a leggere la partita, la voglia di andare a fare gol doveva essere mantenuta, abbiamo peccato di lucidità e tranquillità. Il nostro obiettivo è quello della salvezza tranquilla, bisogna approcciare partite come quella con l’OIbia in maniera meno presuntuosa e più umile». Quella contro l’Olbia è stata la presenza numero 12 in Serie C per Zagnoni, che è lo stakanovista dell’Imolese visto che finora ha vissuto dall’inizio alle fine tutte le gare giocate dai rossoblù. Dodici partite filate: abbastanza per un confronto fra la Serie C, in cui debutta, e la Serie D nella quale il numero 4 aveva giocato fino alla scorsa stagione: «Dal punto di vista dell’intensità – analizza - non sono rimasto sorpreso perché comunque anche in D ci sarà meno tecnica ma si compensa con l’intensità del gioco. La differenza è nella qualità delle giocate del singolo e in generale delle squadre che si affrontano. Non ci sono squadre materasso in questo girone e, a parte le corazzate che hanno obiettivi di promozione, il livello è equilibrato come si vede ogni domenica, con sempre risultati a sorpresa a dimostrarlo».