Calcio C, Rimini sequestro conservativo per un debito di 175.000 euro

Il Tribunale di Milano ha notificato il sequestro conservativo delle quote del Rimini Fc, per un debito di 175mila euro. Si tratta di un contenzioso legato alla cessione del Rimini e quindi alla fine si è arrivati al provvedimento di decreto ingiuntivo. Cosa significa questo? Che queste quote verranno svincolate dietro il pagamento del debito.

Una cifra comunque alla portata dell’attuale proprietà, anche se chiaramente questa richiesta arriva in un momento di difficoltà come quello attuale. Un ulteriore contrattempo che si somma a tutti gli altri problemi della società biancorossa. Questo sequestro conservativo, tra l’altro, complica, qualora la proprietà decidesse di passare la mano dopo due soli anni, un eventuale cessione delle quote societarie.

Un inghippo in più per la presidente Stefania Di Salvo, che è già alle prese con la prossima scadenza federale del 1° agosto, giorno in cui il club romagnolo dovrà versare una somme vicina al milione di euro, quindi ben più ingente di questa.

Nessuna esclusione ad agosto

Contrariamente a quanto circola in rete in questi giorni, il Rimini non rischia di essere escluso dal campionato di Serie C anche se dovesse essere inadempiente il 1° agosto. Tra chi ha alimentato il fuoco delle polemiche c’è il direttore sportivo della Union Clodiense, Sandro Federico, che qualche giorno fa ha dichiarato: «Tutti sanno la situazione di Rimini e Triestina che se ai primi di agosto non verranno sistemati alcuni particolari non potranno partecipare». La Union Clodiense ha chiesto il ripescaggio ma ripescaggio non potrà esserci. La società biancorossa verrebbe esclusa dal campionato solo se la proprietà non dovesse più pagare da qui al 16 dicembre (quindi i bimestri di luglio-agosto, da saldare entro metà ottebre, e di settembre-ottobre, da pagare entro il 15 dicembre). In tal caso l’esclusione arriverebbe a metà gennaio 2026. Il Rimini potrebbe “sparire” prima solo non si presentasse in campo per 4 partite o se la Figc adottasse, in uno dei prossimi due consigli federali, un provvedimento straordinario.

Provvedimento straordinario

L’avvocato Andrea Scalco sul sito TuttoC.com analizza la situazione: «Per Rimini e Triestina si potrebbero valutare provvedimenti straordinari. Va ricordato che entrambe le società hanno adempiuto agli oneri di iscrizione, inclusa la presentazione delle fideiussioni bancarie, che garantiscono i tesserati in caso di mancato pagamento dei compensi. Questo tutela i giocatori fino a un’eventuale esclusione del club e al loro svincolo. Le situazioni di Triestina e Rimini sono eccezionali: non si sono mai verificate esclusioni prima dell’inizio del torneo. La Figc e la Lega Pro devono affrontare queste circostanze, anche alla luce di parametri di iscrizione sempre più stringenti, che richiedono maggiore solvibilità alle società. Abbiamo visto problemi simili l’anno scorso con Taranto e Turris, situazioni non limpide emerse durante la stagione. L’obiettivo di Figc e Lega Pro è garantire una competizione regolare fin dalla prima giornata. È preferibile che queste criticità emergano nei mesi estivi piuttosto che a campionato in corso. Questo è anche il risultato di un’ottimizzazione delle tempistiche e dei requisiti di iscrizione negli ultimi anni. Al momento comunque non esiste uno strumento previsto dalla normativa federale per un’esclusione preventiva, salvo il caso di due scadenze consecutive non rispettate. Per questo parlavo di provvedimenti straordinari che il presidente federale potrebbe assumere».

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