Calcio, Berardi fa in tempo a riscrivere la storia: «La crescita di San Marino è evidente»

Calcio
  • 22 novembre 2023

Novembre è il mese di Filippo Berardi. Lunedì sera ha realizzato il suo secondo gol con San Marino a distanza di 4 anni e 4 giorni dal primo. Ma soprattutto lunedì sera ha messo la firma su un gol storico per la nazionale del Titano, che, per la prima volta da quando è stata fondata nel 1986 (debutto il 28 marzo in un’amichevole con l’Olimpica del Canada, che si impose 0-1 con gol di Grimes), è andata a segno per la terza gara consecutiva. Il 17 ottobre è stato Alessandro Golinucci a far tremare la Danimarca (gol del pareggio prima del definitivo 1-2 di Poulsen), venerdì in Kazakistan la via della rete l’ha trovata Franciosi, lunedì Berardi. Che in pieno recupero, e con i giocatori della Finlandia avanti 0-2 ma con la testa in Slovenia (dove il Kazakistan ha perso permettendo ai finlandesi di chiudere il girone al 3° posto e di accedere ai play-off), è entrato in area, ha costretto al fallo Jensen e ha conquistato il rigore poi trasformato spiazzando Sinisalo. Al rientro in nazionale dopo aver saltato le ultime 5 gare per infortunio, Berardi ha firmato il suo secondo gol (il primo in un 1-3 contro il Kazakistan il 16 novembre 2019) e raggiunto Manuel Marani al 2° posto nella classifica dei cannonieri sammarinesi: «Un primo traguardo l’ho raggiunto, ma Andy Selva con i suoi 8 gol è ancora lontano e sarà difficile da raggiungere. Però di tempo a disposizione ne ho ancora».

Berardi si è goduto tutti gli attimi della serata: «E’ stata una bella serata. Intanto ero già contento per essere tornato in nazionale, visto che mancavo da un po’ di tempo. Poi è stato tutto ancora più bello per il gol, ma non per me per la nazionale, visto che non era mai successo di segnare per partite consecutive. Aver firmato questo record fa piacere. E fa piacere anche notare la nostra crescita: sì, stiamo crescendo e direi anche molto. Ancora manca qualcosa per poter raggiungere qualche risultato migliore, ma intanto iniziamo a toglierci le prime soddisfazioni».

Berardi quest’anno ha lasciato il calcio italiano per tornare a San Marino. Dopo aver giocato e vinto la Serie D con il Rimini a 17 anni, aver debuttato minorenne in C, aver fatto due stagioni nel Torino Primavera, aver giocato in C con Vibonese, Juve Stabia, Monopoli e Ancona ed essersi ritrovato anno scorso in D alla Sammaurese, in estate Berardi ha accettato l’offerta della Cosmos: «Da un paio d’anni non sto molto bene (due ricostruzioni dei legamenti crociati anteriori ai tempi dell’Ancona, ndr). Spero che questo gol di per sé storico possa farmi chiudere un cerchio. Ho voglia di continuare a giocare a calcio e non voglio più avere problemi fisici. Alla Cosmos sto benissimo e ringrazio la società per avermi accolto come fossi uno di famiglia in un momento in cui c’erano problemi. Per quanto riguarda il futuro, vedremo».

Filippo Berardi è uno dei più esperti della nazionale: «Ho 26 anni e inizio a essere un vecchietto... nel senso che ora capisco un po’ di più dove sono io, dove si trova la nazionale ma soprattutto cosa serve alla nazionale. Dal punto di vista personale mi sento più maturo. A chi dedico il gol? A me stesso, alla mia famiglia e alla mia ragazza. Insomma, a tutti quelli che mi stanno vicini e che mi sono stati vicini in questi ultimi due anni difficili».

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