Ascoli, cori razzisti contro Okaka: sarà chiuso un settore dello stadio Del Duca. Ammende per Forlì, Ravenna e Rimini

Calcio
  • 04 novembre 2025

Cori razzisti nei confronti di Stefano Okaka: il giudice sportivo della Lega Pro, Stefano Palazzi, è pronto a chiudere un settore dello Stadio Cino e Lillo Del Duca di Ascoli. Domenica, al termine di Ravenna-Ascoli, quando gli spalti del Benelli si erano già svuotati tranne il settore ospiti, i 627 tifosi dell’Ascoli presenti hanno chiuso in modo indegno il loro pomeriggio, facendo ululati, gridando insulti razzisti contro i giocatori di colore del Ravenna, Okaka e Zakaria, che al termine del match stavano svolgendo un lavoro fisico sul terreno di gioco di casa. Cori a cui hanno preso parte quasi tutti i presenti, che hanno avuto la sfortuna di essere stati uditi dal rappresentante della procura federale, che, svolgendo al meglio le proprie funzioni, è rimasto all’interno del recinto di gioco fino a quando l’ultimo dei tesserati non ha abbandonato il rettangolo verde.

Nel dispositivo, il giudice sportivo Palazzi scrive: “Con riferimento alle risultanze della relazione redatta dai componenti della Procura Federale relativa alla gara in oggetto, riservato ogni provvedimento in ordine ai comportamenti tenuti dai tifosi della società Ascoli in violazione della norma di cui all’art. 28 C.G.S. (razzismo, ndr), invita la Procura Federale a effettuare, nel più breve tempo possibile, accertamenti in ordine alla individuazione del Settore o dei Settori occupati nelle gare casalinghe dai tifosi dell’Ascoli presenti alla gara in oggetto e posizionati nel settore ospiti”.

In pratica, essendo i presenti tutti tesserati, la Procura Federale dovrà incrociare i dati con quelli degli abbonati dell’Ascoli e individuare in quale dei settori dello stadio Del Duca vanno abitualmente i tifosi presenti a Ravenna. Questo, di solito, precede la chiusura (per una o più giornate) del settore più frequentato dai 627 tifosi presenti a Ravenna che si sono resi colpevoli dei cori razzisti.

Ammenda di 1.500 euro al Rimini “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, consistiti nell’aver lanciato, durante la gara, 8 petardi e 8 fumogeni nel recinto di gioco, senza conseguenze. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13 comma 2, e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che non si sono verificate conseguenze dannose e considerati i modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (referto procura federale)”.

Ammenda di 1.000 euro al Ravenna “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato, durante la gara, una bottiglietta di plastica e 32 bicchieri di plastica contenenti liquido, nel recinto di gioco, senza conseguenze. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione, in applicazione degli artt. 13, comma 2, 25, comma 3, e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che non si sono verificate conseguenze dannose e considerati i modelli organizzativi attuati ex art 29 C.G.S. (referto procura federale)”.

Ammenda di 500 euro al Forlì “per avere i suoi tesserati causato il ritardo dell’inizio del secondo tempo di 2 minuti, non presentandosi puntualmente nel tunnel per l’ingresso in campo (recidiva, referto Arbitrale)”.

Questi i calciatori squalificati nel Girone B: 3 giornate a Puczka (Juve Next Gen); una giornata a Bifulco (Campobasso), Zini (Sambenedettese) e Masetti (Pianese)

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