Anche la Romagna piange Oliviero Garlini: fu bandiera del Cesena e chiuse la carriera a Ravenna

Oliviero Garlini si è spento a soli 68 anni, al termine di una lunga malattia. E’ morto nel pomeriggio di giovedì 8 maggio in una stanza della Fondazione Caccia Del Negro di Gandino. Al suo fianco, c’erano la moglie Maura e i figli.
Attaccante generoso, atletico e talentuosissimo, in Romagna lo piangono il Cesena e il Ravenna. Il Cesena è stata la squadra con cui ha disputato il maggior numero di partite ufficiali, 139 tra il 1980 e il 1984, realizzando 31 gol. Arrivò in Romagna nel 1980, pescato nel Fano, e divenne ben presto uno dei trascinatori del bellissimo Cesena allenato da Osvaldo Bagnoli che andò a conquistare la promozione in A: 10 i gol di Garlini, che con Antonio Bordon formava una coppia d’attacco favolosa. Nella stagione successiva, in Serie A, Garlini fu affiancato da Walter Schnacher e i due trascinarono il Cavalluccio alla salvezza: 9 i gol del bergamasco di Stezzano, che nei due campionati successivi, in A e poi in B, non riuscì a ripetersi, chiudendo a 3 reti in ciascuna delle due stagioni. Dopo il Cesena, Garlini ha vestito le maglie della Lazio (altra retrocessione in B e poi 18 reti tra i cadetti), dell’Inter (dove fece la riserva ad Altobelli e a Rummenigge) e dell’Atalanta, che prese per mano e condusse in A con 18 reti. Chiuderà poi la sua avventura da professionista a Ravenna, nel 1990-1991, con 3 reti in 24 partite