Calcio D, Imolese-Forlì è il classico derby da vincere

Il ritorno di Antonioli a Imola è uno dei motivi del derby in anticipo del Galli (ore 20.30) al quale l’Imolese chiede una notte da capolista e il Forlì punti per il sorpasso. Due squadre che vengono da due vittorie tutt’altro che banali.

Qui Imolese

«Sarà certamente una partita aperta – comincia così l’analisi di Gianni D’Amore, allenatore dei rossoblù – nella quale affronteremo un Forlì del quale temo la grande organizzazione che Antonioli è riuscito da subito a dare alla sua squadra. Lui ha dimostrato e sta dimostrando di conoscere bene questa categoria, non sono certo io a scoprirlo, i nostri avversari hanno giocatori navigati che possono decidere la partita ma in ogni caso ritengo, per noi come per loro, che non siano mai i singoli a prevalere sul gruppo».

Un gruppo che, in casa Imolese vola sulle ali dell’entusiasmo: la vittoria di Certaldo firmata da Spatari è stata la conferma di una squadra in salute. «La soddisfazione per i tre punti su un campo difficile come quello toscano è stata accompagnata dal fatto che non abbiamo fatto una grande partita, riuscendo a palleggiare meglio nella ripresa. Spatari (unico attaccante rossoblù a segnare finora, ndr)? Sarà titolare e voglio parlare chiaro: al fianco di Rizzi, finora tutti hanno avuti più o meno lo stesso minutaggio e Spatari è stato l’unico che ha lasciato il segno. Questo non significa che adesso ha il posto da titolare fisso, ma che se lo è guadagnato».

Qui Forlì

Il doppio confronto con l’Imolese (stasera al Galli, martedì al Morgagni in Coppa Italia) segna, per il Forlì, l’inizio delle sfide con le formazioni di alta classifica. Anche se per Mauro Antonioli questa è una dicotomia che non esiste. «Affrontiamo una gara difficile contro una squadra messa bene in classifica ma non è che quella di domenica contro il Borgo San Donnino o la precedente con il Sangiuliano fossero meno difficili da affrontare. Servono la mentalità giusta, grande voglia, determinazione e, consapevolezza che per ottenere il risultato ci vuole la prestazione di squadra».

Degli avversari ha molti ricordi e qualche rimpianto. «Anno scorso ero lì, si tratta di una squadra giovani che ha tanta fisicità ed una precisa identità. Ce la siamo studiata bene, speriamo di applicare quanto provato in settimana. Imola per me è stata un’esperienza positiva a livello di squadra e di staff e con la media punti della mia gestione avremmo ottenuto una salvezza tranquilla. Purtroppo, sono emerse altre problematiche che nulla hanno a che fare con il campo ed hanno compromesso il percorso. Mi tengo il bello che c’è stato a parte il risultato finale dipeso da situazioni extracalcistiche».

In settimana ha continuato a dare la propria impronta al Forlì. «Ci prepariamo per diverse situazioni in quanto ho elementi per effettuare il cambio di modulo e trovare la chiave giusta come domenica scorsa per avere solidità nelle due fasi. Quindi non più undici titolari ma un gruppo in cui tutti sono protagonisti ed hanno la possibilità di mettersi in evidenza».

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