Calcio C, Cesena: con Donnarumma il punto debole si è trasformato in punto di forza

Un portiere sicuro e affidabile, un pulmino di giovani “made in Cesena” incisivi e decisivi, una varietà di soluzioni offensive da sfregarsi le mani e...Daniele Donnarumma. Nell’elenco delle differenze più evidenti tra il primo Cesena di Mimmo Toscano (stagione 2022-2023) e quello di oggi, una menzione speciale la merita il mancino napoletano, nato a Gragnano, la città della pasta. Di che pasta sia fatto Donnarumma lo si è capito molto presto, all’alba di un campionato che il numero 7 sta prendendo a morsi. Come quarto di centrocampo sulla corsia sinistra, un ruolo che calza a pennello e che si incastra perfettamente con la filosofia di Toscano, l’ex giocatore del Cittadella è diventato un vero e proprio fattore. Lunedì sera a Vercelli, al netto dell’imperfezione sul cross di Podda da cui è scaturito il pareggio del Sestri Levante sui titoli di coda del primo tempo, Donnarumma è lievitato mostruosamente nel Lato B, chiuso proprio da un suo assolo al 90’.

I numeri

Dopo aver sbattuto due volte su Anacoura, il mancino ha realizzato il suo quarto gol stagionale in campionato al termine di una travolgente azione personale. E’ stata la prima rete del 2024 per Donnarumma, che aveva segnato tre volte all’andata contro Rimini, Vis Pesaro e Virtus Entella. Oltre ai 4 gol, nel fatturato ci sono anche 6 assist, l’ultimo dei quali arrivato al Romeo Neri con un meraviglioso cross a fionda per Adamo, molto simile a quello che aveva liberato Cristian Shpendi nel secondo tempo di lunedì, prima che il tiro a colpo sicuro del gemello finisse sul palo.

Che differenza

Sulla fascia sinistra, grazie soprattutto a lui, il Cesena ha cambiato registro. Un anno fa, dopo 27 giornate, quel ruolo non aveva ancora un padrone affidabile e decisivo come Donnarumma. In questo momento della stagione, Toscano aveva già schierato tre uomini diversi a sinistra: Marco Calderoni, Manolo Adamo e l’acquisto di gennaio Mattia Mustacchio. Il primo giocò 21 partite da titolare su 27, mentre gli altri due si divisero le gare restanti (tre a testa). Sommando il numero di gol e di assist totalizzati dai tre bianconeri un anno fa in quel ruolo non si arriva ai numeri di Donnarumma. Questo perché Calderoni segnò 2 reti e distribuì un assist, a cui vanno aggiunti un gol e un assist di Mustacchio e due assist di Adamo, che nel girone di ritorno esplose sulla fascia destra. Totale: 3 gol e 4 assist in tre contro contro i 4 gol e i 6 assist di Donnarumma (in 24 partite, avendone saltate tre per infortunio all’andata). Mica male come upgrade.

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