La rinascita della Neupharma è anche quella di Santiago Vaulet
Là dove il gigante Telamone è uno dei simboli della città, la partita di Santiago Vaulet è stata davvero qualcosa di gigante, visto che i suoi 29 punti (26 nei due quarti centrali, peraltro non giocati interamente) hanno contribuito in maniera decisiva a rialzare la Virtus Neupharma ad Agrigento.
Un successo col quale i gialloneri hanno interrotto la serie di tre sconfitte consecutive, arrivato grazie al cambio di marcia nei quarti centrali. «Non abbiamo cominciato bene in difesa la partita - parola della guardia argentina della Virtus - concedendo troppi tiri aperti ai nostri avversari che per fortuna li hanno sbagliati. Poi le cose sono migliorate e di conseguenza siamo riusciti a sviluppare meglio il nostro attacco con la partita che è venuta sui nostri binari: la nostra prima opzione è giocare velocemente in transizione, contro la difesa schierata dobbiamo cercare di passarci la palla attaccando di squadra».
Vittoria della Virtus e 29 punti di Vaulet: una bella iniezione di fiducia per l’argentino che finora aveva faticato a lasciare il segno. «In serate così viene tutto più semplice: è chiaro che quando entrano i primi due-tre tiri di fila poi la fiducia arriva in automatico. Era la partita che ci voleva - ammette Vaulet - per fortuna è toccato a me fare punti e aiutare la squadra alla vittoria, se gioco bene ma non vinciamo conta poco. E’ stata una buona gara per aumentare la mia fiducia e della Virtus, venivamo da due partite nelle quali avevamo giocato bene solo 30’ per cui dovevamo vincere per forza ad Agrigento. Con l’esperienza si impara per cui stavolta non ci siamo fatti sfuggire questi due punti: è una cosa che stiamo allenando e che dobbiamo imparare tutti, non dobbiamo mollare mai anche se siamo davanti ma continuare a giocare come sappiamo».
Un nuovo inizio: è quello che tutti i tifosi gialloneri si augurano possa rappresentare la vittoria in terra siciliana di una Virtus che ora affronterà Ragusa al Ruggi con un nuovo Vaulet nel motore. «Ho sempre pensato di giocare libero e sciolto - commenta il numero 11 giallonero - e può essere che ad inizio stagione, quando dovevo riprendermi dall’infortunio muscolare, questo non accadesse. Non gioco solo per fare punti ma per far giocare anche gli altri e cercare di vincere. Nelle ultime settimane ho sentito la fiducia di coach Galetti, mi sento molto meglio e voglio crescere ancora».
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