Basket B, Virtus: questa è la strada per arrivare lontano

Dalla peggior prestazione al tiro nelle ultime due stagioni a una performance magistrale dal punto di vista realizzativo: 52% dal campo con 18/30 da due e ben 15 triple a segno sulle 34 tentate, la seconda miglior percentuale da quando Imola è in Serie B dopo il match di un anno fa contro Empoli in cui i gialloneri tirarono con il 53%, ma con soli 49 tiri tentati a differenza dei 64 contro Ozzano. Un cambio di mentalità totale per la compagine di Marco Regazzi che, seppur con avversari di livello diverso (San Vendemiano risiede nel gruppo delle squadre con 6 punti mentre Ozzano è ultima e con ancora zero vittorie in questa stagione), non può fare altro che portare ulteriore entusiasmo in un ambiente già molto carico come si è visto domenica al PalaRuggi. Lo staff tecnico ha avuto la risposta che voleva dai suoi giocatori, ma ora la Virtus Neupharma non può fermarsi qui: serve una maggiore costanza offensiva, fondamentale per provare a fare uno sgambetto alla corazzata Ruvo di Puglia, l’unica imbattuta nel girone, nel prossimo turno di campionato.

Gioco di squadra

Oltre ai 22 assist di squadra, fin qui massimo stagionale, un altro dato positivo è sicuramente la quantità di differenti giocatori che la Neupharma manda in doppia cifra a ogni partita: domenica sono andati oltre i 10 punti il solito Ohenhen (mai sotto i 10 punti in questa convincente partenza di campionato), Balciunas (terza volta), Masciarelli (seconda) e per la prima volta Morina, mentre è mancato il supporto degli ex Barattini e Morara, che però nella prima giornata sono stati autori rispettivamente di 15 e 10 punti. Giocatori come Aglio e Magagnoli non hanno ancora inciso come nella passata stagione, ma nel frattempo già sei compagni sono andati in doppia cifra in almeno un match, a testimoniare la profondità della panchina giallonera e su quante soluzioni offensive possono contare Regazzi e il suo vice Mauro Zappi, che dichiara: «L’idea con cui è stata costruita la squadra in estate è stata proprio quella di avere tanti giocatori che potessero essere protagonisti la domenica - afferma il vice - Il nostro sistema di gioco, poi, si basa su questo: non vogliamo avere degli schemi disegnati per un solo giocatore ma la possibilità di coinvolgere tutti allo stesso modo, con la palla in mano o senza. Può capitare quindi che uno faccia 20 punti in una partita e 2 nell’altra, ma quando c’è circolazione di palla e rispetto dei dettagli, nonché del piano partita, allora vengono fuori 4/5 giocatori in doppia cifra perché abbiamo queste qualità, che con Ozzano sono esplose tutte assieme».

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