Unieuro, riscatto obbligato con Pesaro

Rientrati in città nel pomeriggio di lunedì e poi ieri tutti in palestra a lavorare con un obiettivo ben chiaro e immediato: tornare a vincere davanti ai propri tifosi per cancellare contro una delle teoriche favorite alla promozione, la macchia del ko di Brindisi. I giocatori dell’Unieuro oggi sfideranno la Carpegna Prosciutto Pesaro davanti anche alle telecamere di Rai Sport ed è un bene moltiplicato per tre il tornare immediatamente in campo per una partita. Si immette, o almeno si spera, rabbia agonistica così come ha fatto la Valtur contro i romagnoli domenica, si ha davanti una squadra che per blasone e qualità chiama a sfoggiare giocoforza una prestazione d’alto livello e, infine, gli occhi del basket nazionale saranno tutti puntati sul Pala Galassi. Quindi, fare bella figura è un dovere.

In verità lo è per entrambe le contendenti, perché se dovessimo dare un titolo a questo match, sarebbe “Identità cercasi”. Per entrambe. Vuoi per i roster rinnovati, vuoi per le difficoltà che stanno incontrando i giocatori stranieri (Harper da una parte e VJ King dall’altra), vuoi per gli infortuni, né Forlì né Pesaro hanno ancora trovato la propria vera immagine. Questo scontro diretto (tra l’altro entrambe hanno due vittorie e due sconfitte) può aiutare che lo vincerà a scacciare un po’ di nubi e a imboccare la via maestra.

Pesaro, a dirla tutta, ha una criticità in più rispetto alla Pallacanestro 2.015. Alle dimissioni di coach Pino Sacripanti ha fatto seguito l’affidamento della squadra al suo vice Giacomo Baioni che questa sera guiderà la Carpegna Prosciutto dalla panchina. Secondo le notizie riportate nelle ultime ore, però, il coach avrebbe detto di no alla proposta di estensione del contratto da prima guida sino al termine del campionato. Pesaro, dunque, è in cerca di un nuovo timoniere e i primi nomi in agenda paiono essere quelli di Attilio Caja e Spiro Leka, fermo dal momento del fallimento di Ferrara durante la stagione 2022/2023.

Che squadra troverà al suo arrivo il nuovo tecnico, lo si capirà anche dal test odierno, ma che gruppo ha realmente tra le mani coach Antimo Martino è il quesito a cui lui per primo è interessato ad avere risposta stasera. «Dopo la brutta partita di domenica abbiamo grande voglia di tornare in campo per dimostrare il nostro disappunto – afferma - L’obiettivo è quello di mostrare da subito il desiderio di vincere attraverso lo spirito di squadra, determinante nella gara precedente contro Verona». È la precondizione di ogni stagione vincente, tanto più questa che dopo appena quattro turni ha messo in evidenza il “brodo primordiale” che esiste a livello di valori e ha fatto capire che lottare è decisivo per fare pendere a proprio favore l’ago della bilancia ogni domenica o mercoledì. «L’andamento del campionato sta confermando le difficoltà che ci saranno per tutti nel vincere in trasferta, motivo per cui le partite in casa avranno un valore notevole – spiega Martino - La spinta dei nostri tifosi sarà fondamentale e come sempre sono sicuro che ci sarà di grosso aiuto in un match che si appresta ad essere avvincente».

Gara da affrontare ancora senza Dawson? Probabilmente sì, ma oggi per Forlì non deve essere un alibi.

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