Unieuro, in attesa della diagnosi su Allen: è tornato il “malocchio” da post season

Non c’è ancora una diagnosi precisa dell’infortunio patito da Kadeem Allen all’inizio del secondo tempo dell’ultima gara di stagione regolare disputata a Cisterna di Latina. La guardia statunitense si sta sottoponendo a una serie di esami specialisti e radiografici per accertare l’entità del trauma subito. Al tendine d’Achille del piede sinistro, questo è accertato e comunicato ufficialmente dalla stessa Pallacanestro 2.015 che, però, in attesa di un riscontro inoppugnabile mantiene tutte le cautele del caso.

Piede sinistro: questo a spazzare via i dubbi che nelle ore successive all’infortunio sono serpeggiati tra i tifosi biancorossi in merito all’opportunità, o meno, di schierare in un match che non aveva importanza per la classifica dei romagnoli, il giocatore che convive da tempo con problemi alla caviglia e al ginocchio, ma destri, ormai da più di un mese. Purtroppo nello sport l’imponderabile è sempre un’eventualità possibile e, purtroppo in primis per Allen e poi per l’Unieuro si è presentato all’appuntamento meno indicato.

Già, perché le nuove regole sulle finestre di mercato introdotte alla vigilia della stagione 2023-2024 rendono ora impossibile per Forlì sostituire l’atleta se lo stop dovesse essere tale da compromettergli l’intero play-off. Nessun acquisto, nessun “gettone”: nulla si può più fare se non attendere l’esito degli esami e reagire.

Così come l’Unieuro ha fatto domenica, vincendo, ma sapendo che d’ora in poi dovrà farlo sempre e contro avversarie di ben altra caratura rispetto alla Benacquista. Reagire alla malasorte del momento, ma anche a quello che appare un vero “malocchio play-off” per il basket forlivese e i cui effetti si ripropongono pervicacemente quasi di anno in anno.

La lista degli infortuni

Quella “pre play-off” o durante la post season, è lunghissima nella storia dei soli ultimi vent’anni. A partire dalla rottura del legamento crociato del ginocchio subita da Alberto Causin durante garauno di finale promozione per l’A2 (tra l’altro vinta fuori casa) contro Casale Monferrato nel 2004-2005. Con garacinque affrontata pure senza Simone Pierich squalificato.

Nel 2009-10 Federico Lestini si ruppe i legamenti del ginocchio in garauno dei quarti a Treviglio, poi si infortunò Tommasini e Toto Forray si ruppe la mano nella prima finale per l’A2 persa con Barcellona. Giocò da “eroe” contro la Fortitudo, ma Forlì si chiederà per sempre cosa sarebbe stato senza tutti quei problemi.

Anche nel 2015-2016, l’anno della risalita in A2, l’Unieuro perse Sebastian Vico nei quarti con Rimini scivolando su una chiazza di birra. Tanta paura, ma rientrò già con Valsesia e fu decisivo in finale con Cento. Gli ultimi anni hanno visto prima Tommaso Oxilia rompersi i legamenti a quattro turni dalla fine della stagione 2018-2019, Erik Rush dare forfait per la schiena alla penultima della fase a orologio 2020-2021 e Vincent Sanford, l’anno scorso, fermarsi in garauno di play-off contro Chiusi per una lesione al gemello mediale. Tornò contro Udine in semifinale, ma limitato dal problema. Poteva bastare così. E invece...

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