Unieuro, il colpo Aradori fa felice Martino: “Proprio quello che ci serviva”

C’era una volta un trio che esattamente 20 anni fa, a partire da un piccolo centro lombardo al confine con la provincia di Piacenza, iniziò a fare parlare di sé tutta Italia. Quel paese era Casalpusterlengo e quel terzetto era composto da tre promettenti “ragazzotti” di 17 anni: Mitchell Poletti, Danilo Gallinari e Pietro Aradori.

Il primo di Forlì è stato anche il capitano e se pensare di vedere in maglia biancorossa il secondo è pura utopia, ora sotto San Mercuriale approda il terzo. E nonostante i 37 anni, per l’Unieuro di quell’Antimo Martino che lo intravide a Roma per due partite (da vice) e poi lo allenò alla Fortitudo Bologna, è il “colpo” assoluto del mercato italiano. Dopo l’accordo siglato a Cervia, dove adesso “Ara” ha preso dimora, ieri è giunto l’annuncio ufficiale da parte della Pallacanestro 2.015 e, ovviamente, è vivida la soddisfazione del tecnico di Isernia, consapevole che poter far alzare dalla panchina un binomio come quello composto da Pepe e Aradori, è un lusso.

«Ovviamente parliamo di un giocatore che non ha bisogno di essere presentato – sorride quasi Antimo Martino - Il suo acquisto lo abbiamo definito dopo avere chiuso il pacchetto dei lunghi, sapendo che avevamo bisogno di un esterno che avesse qualità e pericolosità offensiva. Per queste ragioni abbiamo anteposto il suo profilo ad altri che stavamo valutando, anche perché ha caratteristiche possono miscelarsi bene con quelle di Demonte Harper e Kadeem Allen che garantiscono impatto atletico e fisico su entrambi i lati del parquet».

Ora il reparto esterni ha tante qualità, indubbiamente. «Lo ritengo completo – ammette il coach dei forlivesi – perché oltre a Pietro, e ai due statunitensi, c’è la saggezza di Tavernelli, c’è l’imprevedibilità di Pepe, ci sono la freschezza e l’entusiasmo di Pinza».

Se, naturalmente, Pietro Aradori non necessità lunghe esposizioni biografiche, vale la pena ricordare che se arriva a Forlì dopo 8 anni a Bologna (2 in Virtus e 6 alla “Effe”) e da una stagione positiva 4 volte a quota 25 punti) nonostante la necessità iniziale di recuperare dall’infortunio al tendine d’Achille rimediato in garauno di finale play-off 2024 con Trapani, la carriera in A2 del bresciano iniziò proprio in Romagna. Era il 2006-2007 e Aradori debuttò con l’Andrea Costa Imola: a soli 18 anni scrisse 12.8 punti di media in 28 minuti con, addirittura, 2.2 recuperi a partita. Si capiva distintamente cosa avrebbe potuto fare e, poi, ha fatto, vincendo anche due scudetti (di cui uno revocato) con il team manager forlivese Marco Carraretto a Siena. E ha fatto anche con la Nazionale, cui ha fornito 1.454 punti in 154 presenze.

Aradori farà passerella assieme a tutti i nuovi acquisti biancorossi al torneo 3x3 “Ronca City Playground” che scatterà lunedì al Polisportivo Cimatti di Roncadello. Il primo sarà Pinza, poi il 15 toccherà a Pepe, mercoledì 16 all’ex azzurro e il 18 a Masciadri. Chiacchiere, foto, autografi e, dalle 21, un talk live al salotto di Panorama Basket, mentre al corner della Pallacanestro 2.015 sarà possibile sottoscrivere gli abbonamenti.

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