Riassetto, trasformazione o autentica rivoluzione tecnica? È il tema che si apre in casa Pallacanestro 2.015 all’indomani dell’inserimento di DeShawn Stephens e al quale oggi, in occasione della presentazione ufficiale del centro losangelino al termine dell’ultimo allenamento completo dell’Unieuro in vista della trasferta ad Avellino, la società dovrà iniziare a dare risposte più precise.
Sì, perché l’arrivo dell’ex Treviso al posto di Kadeem Allen (ieri tagliato ufficialmente dalla società forlivese e per il quale resta aperta la pista Juvi Cremona anche se l’ipotesi appare non più sicurissima) comporta un ridisegno tattico della squadra di coach Antimo Martino che, giocoforza, si deve portare dietro a cascata ulteriori cambiamenti. Rilasciare una guardia per un 5-4 come Stephens, significa infatti sfrondare il reparto esterni forse sovrabbondante di giocatori nello stesso ruolo e con caratteristiche simili, ma andare a rendere sovrabbondante il pacchetto lunghi forte, ora, di due ali-pivot come Gaspardo e Masciadri e di tre centri quali il nuovo straniero, Gazzotti e Del Chiaro. Il tutto considerando due fattori aggiuntivi. Il primo è che Tavernelli torna sì utilizzabile a partire da domenica, però l’essersi dovuto fermare già due volte in 16 gare per noie fisiche non fa dormire sonni tranquilli trattandosi dell’unico regista puro della squadra. Il secondo porta a domandarsi se, proprio per questa ragione, Forlì possa permettersi ora di rilasciare un lungo riducendo a 8 uomini la rotazione con Riccardo Pinza che sale a 9°. Difficile, tanto più in un campionato così denso di partite e turni infrasettimanali e per una squadra che deve per forza provare a risalire la china della classifica.
E, quindi, che succederà? Prima di tutto serve capire chi altri è destinato a lasciare la città. Angelo Del Chiaro è il primo, ma non unico, indiziato. Su di lui la pista Rieti pare essersi raffreddata, con la società che pensa più a scambiare Jarvis Williams con il centro di Bergamo Dustin Hogue, che a un cambio di assetto con esterno americano e centro italiano. Più plausibile invece l’ipotesi Fortitudo, perché Bologna ha Benvenuti fuori dall’inizio e Mazzola out sino ad aprile. È alla “Effe” che potrebbe accasarsi il toscano e ieri è spuntata l’ipotesi di uno scambio con l’ala Anumba su cui l’Unieuro aveva messo gli occhi anche in estate.
Ora, però, l’ex Rimini gioca in quintetto, a Bologna si è pure infortunato Harris e, quindi, Attilio Caja rinuncerà in temi brevi a lui? Difficile. E poi, se fosse, un ritorno in Romagna di Anumba alla sua quarta maglia dopo quelle di Faenza, Cesena e Rbr, vedrebbe il reparto ali completarsi sì con un “3” che servirebbe, ma avere anche 2 “4” più un giocatore come lui che può andare a coprire lo stesso ruolo. Ne risulterebbe tecnicamente limitato Stefano Masciadri e, quindi, se l’operazione andasse in porto, il “professore” potrebbe risultare tra i partenti?
Tanti dubbi, quindi, sui quali se ne sovrappone uno ulteriore: non servirebbe prioritariamente un play-guardia non ingombrante, ma utile in campo e al fine di riportare a 10 le rotazioni? In quest’ottica la pista Saverio Bartoli, ora fermo e sotto contratto con Bergamo, non sarebbe da abbandonare a cuor leggero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA