Martino e una Unieuro che vince con poco pubblico: “Ho una squadra di professionalità e orgoglio”

Vince (peccato però per gli appena 2mila spettatori), resta viva, anzi ritrova vitalità e convinzione a piene mani, e dopo essersi guadagnata garacinque, si appresta a viaggiare per Cividale del Friuli fiutando la possibilità dell’impresa. È evidente dal linguaggio del corpo di Raphael Gaspardo e compagni, ma anche dalle parole di un altrettanto tonico Antimo Martino in sala stampa.

«Non potevamo che ambire a un successo, ma questa è stata una vittoria voluta per davvero e io non posso che essere orgoglioso dell’atteggiamento dei miei ragazzi, del loro desiderio - dichiara l’allenatore dei romagnoli -. Contro un’avversaria che almeno nel primo tempo ha mostrato in pieno tutto il suo valore, abbiamo sempre tenuto e, poi, abbiamo estratto da noi stessi ogni risorsa che avevamo per andare avanti. Vogliamo ancora andare avanti e saliremo a Cividale con una grandissima determinazione».

Il tecnico molisano parla di «dubbi instillati venerdì nei nostri avversari e adesso amplificati», ma forse sono ancora maggiori le rinnovate consapevolezze che Forlì ha assunto da questo doppio confronto al Pala Galassi. «Non sono state due partite diverse da quelle che abbiamo giocato fuori casa, erano state prestazioni importanti anche quelle - ammette Martino -. C’è differenza tra giocare in casa e fuori nei play-off, ma noi abbiamo dato continuità a questo di buono mostrato anche in Friuli, abbiamo tirato meglio da fuori, ma ne ero certo e sono altrettanto sicuro che tireremo con queste percentuali anche in garacinque, ma soprattutto abbiamo più fiducia e capacità di dare la spallata quanto erta nelle nostre possibilità. Ho una squadra di grande professionalità e orgoglio e nella serie ci siamo, soprattutto di testa. Manca ancora l’ultimo step, ma sono molto fiducioso».

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