La notte più nera degli ultimi anni. L’Unieuro è in crisi d’identità profonda e a Roseto l’ha dimostrato non solo giocando in sofferenza per quasi tutto il match, ma soprattutto non sapendo gestire il momento in cui il vento aveva girato a suo favore. Anche per questo i due punti lascaiti in quello che, ad oggi, era uno scontro salvezza, sono una ferita profonda.
«Mi aspettavo una partita complessa, perché la classifica di Roseto contava il giusto e io avevo visto le gare che aveva disputato in casa con Cividale e Livorno e se le era sempre giocate sino ai minuti finali – dichiara l’allenatore dei biancorossi, Antimo Martino - Noi? Siamo di certo in un periodo non bello, non è facile moralmente gestire così tante sconfitte, ma dobbiamo avere la forza di andare avanti, di provare a migliorare sperando in un cambio di rotta il prima possibile».
Sulle condizioni di Kadeem Allen, il tecnico spiega: «Sabato, nell’allenamento di rifinitura, ha avvertito dolore al tendine operato. Speravamo con una giornata di riposo di poterlo avere a disposizione, ma poi in mattinata abbiamo percepito il rischio che avrebbe potuto saltare la gara. Ha voluto provare, ma chiaramente non era al meglio e questo non ci aiuta in un momento già difficile per noi».
Di sicuro, con l’impossibilità di utilizzare il terzo visto sino all’Epifania, la Pallacanestro 2.015 dovrà gestire anche la delicata situazione fisica (e psicologica) di Allen, per settimane e, nel frattempo, valutare l’evolversi della situazione. Quello suonato a Roseto, però, è un ulteriore campanello d’allarme che suona anche per la guardia statunitense. La sua posizione è, giocoforza, sotto osservazione.
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