L’Unieuro vuole riscrivere la storia

C’è una storia da riscrivere e l’Unieuro sa di avere la forza per farlo. Questa sera alle 20.30 Gesteco Cividale e Pallacanestro 2.015 si sfidano per la quinta e ultima volta in questi play-off e solo una di loro resterà in corsa per l’obiettivo promozione. Come in ogni “bella” che si conviene, gialloblù e biancorossi scenderanno in campo con ad accomunarne la stessa, ferma volontà di accedere in semifinale e le medesime incognite e pressioni che accompagnano queste sfide senza domani.

Imprevedibile

Situazione che, a onor del vero, Forlì ha già vissuto sia in garatre che in garaquattro e, quindi, potrebbe essere mentalmente più abituata a viverla rispetto ad avversari che hanno sempre giocato sull’entusiasmo. Lo scenario, però, era quello del Pala Galassi, e anche se potrebbero esserci almeno 200 forlivesi a supporto di Gaspardo e compagni, ora sarà invece Cividale a poter contare sulla spinta della propria tifoseria. Quella che Stefano Pillastrini auspica possa fungere da reale “sesto uomo” stanti le difficoltà fisiche di due giocatori cardine dell’attacco Gesteco quali Lucio Redivo e Doron Lamb. Il primo è sin dall’inizio fortemente condizionato dal problema al ginocchio, ma è pur sempre Redivo e il suo talento e la sua “garra” argentina, oggi rappresenteranno certamente la minaccia principale per gli uomini di Antimo Martino. La guardia statunitense, invece, rischia seriamente di non essere della contesa o, al massimo, di parteciparvi menomato dal problema muscolare al polpaccio destro accusato domenica. La società friulana, comprensibilmente non ha comunicato nulla in merito alle sue effettive condizioni, ma è chiaro che per la “Pieffe” questo quadro rappresenta un vantaggio che potrebbe compensare lo svantaggio di una gara secca in trasferta.

Tabù da sfatare

Garacinque, tra l’altro, che nella storia ha premiato Forlì una sola volta in sei occasioni complessive. Fu nel 2016, nella semifinale di B contro Valsesia, il cui ultimo atto si disputò al Villa Romiti. Altre cinque volte è andata male: 2005 a Casale Monferrato, 2007 con Osimo, 2010 con la Fortitudo, 2017 a Scafati nei play-out e 2019 a Rieti. Insomma, bisogna scrivere una storia diversa e c’è la possibilità di farlo.

Il presidente Giancarlo Nicosanti, proprio per questo, lancia la carica a squadra e tifosi. «Siamo arrivati alla quinta partita di una serie che non ci vedeva favoriti, ma che la squadra è comunque riuscita a portare allo spareggio – dichiara - I ragazzi hanno bisogno del sostegno di tutti noi; dell’entusiasmo del terzo e del quarto match e anche se saremo in 200 contro oltre 2mila, dobbiamo fare sentire ai giocatori il medesimo supporto, fatto di voce e passione. Abbiamo attraversato l’Italia per tutta la stagione, ora sono arrivate le partite decisive: dobbiamo portare a Cividale il calore di tutta Forlì».

In campo, poi, Antimo Martino ha bisogno di rivedere la Forlì intensa, continua e attenta, dei due incontri casalinghi. «Le prime due gare, nonostante le sconfitte, ci avevano dato comunque forti segnali di competitività all’interno della serie e per questo c’era grande convinzione di tornare a giocare garacinque – afferma - È evidente come siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista, partita dopo partita, e questo aspetto ci dà grande fiducia. I ragazzi sono concentrati, determinati e hanno l’energia giusta per vincere».

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