L’Unieuro si affida alla sua coppia delle meraviglie

Mi fido di te, ma ho bisogno di te. Potremmo riassumere in questo modo l’attesa del campionato in casa Unieuro che è fatta di altre attese: quelle dei migliori Demonte Harper e Shawn Dawson, i due stranieri della stagione che scatterà domenica a Cividale e che per i destini dei biancorossi conteranno tantissimo.
Forlì ha fiducia nelle loro qualità, comprovate in anni ad alti livelli nelle prime leghe europee, ma nella preseason non hanno ancora mostrato il loro aspetto migliore. Harper, in verità, in alcune amichevoli la sua stella l’ha fatta brillare, Dawson ha il legittimo alibi di essersi aggregato due settimane dopo il resto del gruppo e la sua condizione atletica, nonché l’inserimento nei meccanismi di squadra, ne stanno risentendo. Morale: la semifinale di Supercoppa persa con la Fortitudo, nella quale la coppia è stata assai poco incisiva, ha suscitato apprensioni nell’ambiente, ma ieri, alla presentazione ufficiale di entrambi svoltasi nella sede di Italiana Assicurazioni, la dirigenza biancorossa ha professato fiducia. Attendendo però da loro, risposte positive e tempestive in termini di rendimento.
«Quest’anno abbiamo fatto sforzi importanti per affrontare una stagione particolarmente intensa e dura e siamo convinti di avere scelto bene con loro perché sono ragazzi di grande volontà e determinazione che contribuiranno a tenerci ai piani alti della classifica e giocarci tutto quando arriveranno le partite decisive – afferma il socio della Pallacanestro 2.015, Riccardo Pinza -. Noi siamo qui per fare un campionato di alto livello e da Dawson e Harper ci aspettiamo molto».
Si associa il general manager Renato Pasquali. «Li abbiamo scelti ben sapendo che venivano da esperienze molto diverse da quelle che ora vivranno. Harper per la prima volta in carriera si trova a giocare con al fianco un solo straniero e per questo deve adattare il suo modo di stare in campo alle necessità della squadra. Gli serve qualche gara per conoscere bene compagni e sistema, ma oltre ad altruismo ha carisma, tecnica, esperienza quanto ne avevano gli americani che in passato han soddisfatto le nostre aspettative. Dovrà imparare ad essere un “giocatore capo” per noi».
Su Dawson, il focus è simile. «Ha giocato in formazioni importanti e sempre con tanti elementi importanti al fianco – spiega - A differenza di Harper ha scelto noi perché vuole avere un ruolo da protagonista e per modificare il suo modo di giocare ha bisogno, così come Demonte, di conoscere. Poi scopriranno che per essere un faro, non conta la lega in cui giochi. Per noi sono entrambi giocatori giusti, necessitano solo di un po’ di tempo per dimostrare di essere nel posto ideale».
Per entrambi l’approccio con Forlì è stato ottimo. Quello con la preseason per Dawson «è servito a conoscerci, a imparare a stare assieme e abbiamo sempre cercato di vincere ogni gara: per me resta, però, precampionato, ed è solo quando inizia la stagione che la storia cambia, anche se sappiamo che dobbiamo alzare il nostro livello e fare meglio per la squadra, la città e i tifosi».
Anche Harper ammette: «Ci vuole tempo per assemblare tutti i tasselli, ma ora che inizia il campionato, la mentalità è quella giusta e siamo pronti. Io personalmente mi sento un leader e ho preso tutto molto sul serio e mi sto mettendo a disposizione dei compagni per capire, assieme, dove migliorare e per farlo in fretta al fine di vincere le partite che ci aspettano».
Sulla sua condizione fisica, Dawson spiega: «Sì, sono arrivato più tardi degli altri, ma conosco il mio corpo, so come e quanto spingere. Ho avuto qualche problema fisico che ha rallentato la preparazione, ma mi sento meglio di giorno in giorno e sono pronto per l’inizio del torneo».
Contro Bologna ha avuto una contusione a un dito della mano, ora fasciato, ma si sta allenando regolarmente e contro Cividale giocherà.