L’Unieuro marcia verso Vigevano, Pascolo: «Tutto dipende da noi»

Tre passi alla meta e il primo è sempre quello più importante. Nel caso dell’Unieuro, quasi decisivo. Forlì domani a Vigevano si gioca una grossa fetta del primo posto che vuole conquistare definitivamente dopo avere affrontato anche Cantù e Latina, ma che potrebbe già essere in mano ai romagnoli prima del 21 aprile.

Non già dopo la sfida in Lombardia, ma sempre più alla portata in caso di successo. Lo sa anche Davide Pascolo, che al pari dei suoi compagni più rodati nelle partite nelle quali la posta in palio diventa più pesante, avrà un ruolo centrale in questa fase conclusiva della stagione a prescindere dall’effettivo minutaggio che Martino gli concederà. «È evidente che con tre sole gare da disputare, quella che ci apprestiamo a giocare a Vigevano sia fondamentale - ammette l’ex Trento e Milano -. Vincere ci avvicina un altro po’ al primo posto, ma non ce lo consegna. Sappiamo però che tutto dipende solo da noi, quindi se continueremo a vincere, nessuno potrà intaccare la nostra posizione».

Giocare sul parquet di una formazione che la settimana scorsa è stata travolta (-46) a Trieste, non è affatto semplice. Che Vigevano sarà quella che guarderà negli occhi la capolista? «Il coach ha posto l’accento in settimana sulla grande voglia di rivalsa che avranno i nostri avversari. Dovremo essere bravi, quindi, a impattare bene il match. La giornata storta può capitare e spesso non è spiegabile perché: a volte si inizia male e anziché dar corpo a una reazione, si finisce persino peggio quando le cose non funzionano e gli avversari, come Trieste nel caso di Vigevano, centrano al contrario una super partita. Sono episodi che si resettano e la volta dopo si riparte da zero a zero».

Se il fattore mentale è una chiave dell’incontro, tatticamente Pascolo intravede nella coppia americana «i due riferimenti e i due pericoli maggiori, ma in un contesto di gruppo nel quale ognuno sa fare la propria parte».

Collettivo che da alcune settimane si avvale di Marco Ceron, acquisito da Nardò per sostituire Amici, mentre per Forlì sarà l’esordio di Daniele Magro, proprio nel reparto di Pascolo e Zilli che non dovrebbe rientrare nei dieci. «Qualunque scelta Martino prenda non cambierà i nostri equilibri e la nostra chimica. Magro aggiunge fisicità, capacità di prendere posizione sotto canestro, rimbalzi, difesa dell’area: qualità che ha anche Giacomo, il quale non è riuscito a esprimerle appieno a causa dei problemi fisici che lo tormentano. Mi dispiace profondamente per questo, ma in ogni partita ha sempre dato il massimo e ci ha aiutato e sono certo che lo farà ancora perché è e sarà fino alla fine, uno dei nostri».

Lo sarà anche l’ex Pistoia e JuVi Cremona che nel gruppo biancorosso si sta inserendo facilmente a detta di Pascolo. «È un bravissimo ragazzo, molto positivo e tra l’altro abbiamo condiviso la stessa camera nelle trasferte della nazionale per le qualificazioni agli Europei nell’estate 2014 - ricorda bene “Dada” -. Non avrà problemi a inserirsi del tutto nel nostro gruppo dal punto di vista caratteriale e noi lo aiuteremo a farlo quanto più rapidamente possibile anche sotto il profilo tattico. Deve imparare schemi nuovi, familiarizzare con le caratteristiche dei compagni, capire il giusto timing: è esperto e intelligente, ci riuscirà presto».

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