L’Unieuro e una forza d’animo eccezionale

Meno travolgente di garauno, ma non meno perentoria. La seconda vittoria consecutiva ottenuta davanti al proprio, calorosissimo pubblico, sull’Elachem Vigevano, conferma tutta la capacità dell’Unieuro di trovare e sfruttare i vantaggi sul campo che ha in questo quarto di finale. Ribadisce ancora una volta di più, però, come quello allenato da Antimo martino sia un gruppo dalla forza d’animo eccezionale.

Il caso emblematico riguarda i momenti di fiato trattenuto in gola e tensione palpabile quando a 2 minuti e 24 secondi dalla fine del primo periodo, il cardine della difesa biancorossa, Luca Pollone, si procura una distorsione alla caviglia sinistra scontrandosi col tallone di un avversario. Pollone resta a terra tenendola stretta con una smorfia di dolore per secondi ai più parsi infiniti, e quando si accomoda in panchina aiutato dai compagni, la paura di un nuovo infortunio di un giocatore determinante nello scacchiere forlivese, si tocca con mano nell’aria. Però “Pollon non combina guai”, o meglio per lui e per la “Pieffe” non sono guai: al 14’ rientra ed è applauso liberatorio.

Martino lo risparmia nell’ultima frazione di gioco, anche se lui avrebbe voluto giocare e nonostante ora per la caviglia dell’ala forlivese siano comunque necessari accertamenti per verificare che tutto sia a posto, come ad occhio nudo pare. Averlo domani regolarmente in campo a Vigevano è, infatti, fondamentale se l’Unieuro vuole chiudere la serie sul 3-0 com’è possibile e come spera per mantenere le energie in vista di una probabile semifinale con Trieste (2-0 “pesante” con Torino in attesa di due match casalinghi), ma intanto proprio in quei momenti di fiato sospeso, Forlì si è nuovamente dimostrata grande mentalmente. Non facendo trasparire preoccupazione sul parquet né accusando il colpo, avanzando nel punteggio, trovando sempre le soluzioni giuste, dimostrandosi di granito di fronte ai problemi.

E con un’arma in più: quel Michele Munari classe 2005 che ha giocato i 7 minuti senza Pollone con grande sicurezza. Maturo lui e matura tutta la squadra, come ha sottolineato l’allenatore, davvero soddisfatto a fine match dell’atteggiamento mostrato dai suoi elementi. Quelli che avevano una missione precisa: ritrovare la consistenza e la continuità difensiva avuta sino a fine marzo. Compito svolto alla perfezione visto che Vigevano non è riuscita ad oltre passare quota 70. Senza Allen, l’Unieuro deve vincere prima di tutto in difesa e così è stato. Poi se arrivano per due volte 80 e più punti, meglio, ma è prima di tutto da dietro (e da dentro) che Forlì può costruire il suo cammino play-off.

Anche da sotto

Canestro s’intende. Almeno in questa serie che vede i biancorossi in netto vantaggio di consistenza in area. Vantaggio sfruttato appieno visto che in due gare l’Unieuro ha segnato 84 punti in area contro i 50 avversari, ne ha messi a segno 35 (contro 13) da seconda chance e ha visto il terzetto Johnson-Magro-Pascolo tirare col 67.6%. Anche a Vigevano sarà un fattore sul quale puntare.

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