La sera del riscatto? L’Unieuro lo spera, ma se il risultato è una variabile che non dipende solo da se stessi, c’è un aspetto che Forlì, nel match di oggi sul campo della Benedetto XIV Cento, può e deve controllare e indirizzare. La gara che i biancorossi si apprestano a giocare è, imprescindibilmente, quella della reazione. Forte, per non dire veemente, caratteriale innanzitutto e, poi, auspicabilmente anche tecnica.
L’Unieuro deve dare una risposta di carattere

Doppio crocevia
Se il campionato di A2 è partito all’insegna del messaggio chiaro che nessuno è invincibile (e infatti, nessuno è a punteggio pieno), per la squadra di coach Antimo Martino siamo davanti a un bivio anticipato che, tra oggi e domenica contro Cividale al Pala Galassi, può davvero indirizzare il cammino e le scelte dello staff tecnico e della società. La batosta di Rieti è una linea di demarcazione netta e inevitabilmente avrà un “dopo”: di che tipo, dipende da Forlì. Anche perché, se guardiamo solo al calendario, il “dopo” vuole dire la trasferta di oggi sul campo di una squadra che all’ultima giornata della scorsa regular season travolse i biancorossi, poi arriva la rivincita di Supercoppa con Cividale e, quindi, l’esame di due big come Scafati e Brindisi. Provare a riscattare Rieti con un colpo esterno in Emilia, sarebbe un’enorme boccata d’ossigeno per tutto l’ambiente della Pallacanestro 2.015.
Infermeria affollata
Coach Antimo Martino riuscirà a presentare in campo un’Unieuro diversa, per atteggiamento, gioco, ma anche per disponibilità fisica dei suoi effettivi? Difficile che Angelo Del Chiaro possa essere del match, la speranza è avere almeno Simone Pepe in condizioni migliori rispetto a domenica. «In assoluto, con i problemi fisici che ci hanno portato a questa settimana con ben tre partite, avrei preferito avere più tempo a disposizione ma, alla luce dell’inadeguata prestazione di Rieti, tornare in campo subito è la cosa migliore» ammette il tecnico dei biancorossi senza entrare nello specifico delle situazioni individuali. Su quanto si aspetta, dal punto di vista della risposta “a 360 gradi” della squadra, invece, è molto diretto. «Voglio vedere una reazione vera, con la voglia di dimostrare a tutti e innanzitutto a noi stessi, che il blackout del terzo quarto di domenica non ci appartiene – spiega - Vinceremo e perderemo ancora delle partite, ma la voglia di lottare e il coraggio non dovranno mai più mancare, sia nelle serate positive, ma soprattutto in quelle negative».
A lui fa quasi da eco Raphael Gaspardo, che aggiunge: «Andiamo a giocare a Cento dopo una brutta sconfitta e dobbiamo quindi subito riprendere la giusta via. Ci servono una partita solida e la capacità di competere per quaranta minuti, ma soprattutto in un campionato così imprevedibile ed equilibrato, è importante saper resettare ogni passo falso guardando subito alla sfida successiva».