L’Unieuro all’assalto della corazzata Verona

Prima di vedersela con Bologna e Pesaro, le due squadre migliori di questa prima fase di campionato, l’Unieuro ha di fronte l’esame di colei che “la migliore”, per tutti, sulla carta è e doveva essere anche all’atto pratico e che, pur essendo incappata in alcuni incidenti di percorso anche fragorosi, è pur sempre mel gruppo delle terze. Dopo la sconfitta subita a Livorno, pesante nelle proporzioni più che in se stessa, va da sé che la sfida di oggi con la Tezenis Verona assuma un peso non di poco conto sul cammino sia degli scaligeri che dei biancorossi di coach Antimo Martino. Per i padroni di casa i due punti sono basilari nell’obiettivo di tenere il contatto visivo con la zona play-off che resta assolutamente l’obiettivo di una stagione partita male, ma che potrà raddrizzarsi solo con una regolarità di passo, almeno casalinga.

Quella che si para davanti a Tavernelli e compagni, è una Tezenis priva di due elementi che dovevano rappresentarne un valore aggiunto: l’ex riminese Justin Johnson, sostituito da due gare da Andrew Smith, e Diego Monaldi, che pur avendo visto ridotto il suo minutaggio rispetto alle esperienze precedenti (in gran parte coronate con la promozione), resta una minaccia incombente per qualsiasi difesa. Ciò nonostante, il potenziale della formazione allenata da Demis Cavina resta altissimo grazie agli ex forlivesi Zampini e Bolpin, all’utilità a tutto campo di Ambrosin, al tiro da fuori di quel Michele Serpilli che era finito anche nei radar di mercato estivi della Pallacanestro 2,015 e, soprattutto, di un Tyrus McGee che dopo la promozione con Cantù viaggia a 17 punti di media col 48% da tre.

Forlì ha necessità assoluta di contrapporgli il miglior Kadeem Allen possibile dopo due prestazioni non al pari del suo talento, ma anche di trovare tanto da tutti, soprattutto vicino a canestro dove il quartetto Gaspardo-Masciadri-Gazzotti-Del Chiaro può mettere a nudo i limiti difensivi dei pari ruolo avversari. Su tutto, però, incideranno i fattori concentrazione ed energia, quelli che in un campionato così livellato, di partita in partita fanno la vera differenza. Vince praticamente sempre, chi ne ha e ne mette di più.

Lo ha detto chiaramente Martino dopo il match di Livorno e, sostanzialmente, lo ribadisce adesso. «Ci apprestiamo ad affrontare una delle squadre favorite alla promozione finale, con tanti giocatori che negli ultimi anni sono stati protagonisti assoluti di questo campionato – dichiara il coach dei forlivesi - Vengono da una netta vittoria a Cremona e mi aspetto una squadra che, oltre al proprio valore, sarà a Forlì per giocare una partita di grande energia. Il livello dell’avversario ci dà grandi motivazioni per affrontare la gara con determinazione, con l’obiettivo, attraverso le nostre qualità, di tornare alla vittoria davanti ai nostri tifosi».

Determinato anche Pietro Aradori che aggiunge: «Hanno avuto un inizio di campionato difficile, come del resto anche noi, ma vengono da una bella vittoria fuori casa. Noi, invece, veniamo da una brutta partita e quindi ci vogliamo riscattare. Vogliamo i due punti assolutamente e sono convinto che sarà una partita di alto livello».

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