Il gm Pasquali: “Unieuro più competitiva dell’anno scorso”

Cambiano, almeno parzialmente, gli attori protagonisti, ma la sceneggiatura del film della serie A2 di basket 2025-2026 sarà quasi certamente quella dello scorso anno: un campionato a 20 squadre di un livello e un equilibrio, se possibile, ulteriormente accresciuti e che vedrà almeno la metà delle sue partecipanti, idealmente in lizza per conquistare, o subito o ai play-off, i due posti che valgono il paradiso della massima serie.
L’Unieuro, che oggi alle 18 al Polisportivo Buscherini di via Orceoli si ritrova per iniziare a preparare la sua decima stagione consecutiva al secondo piano della pallacanestro nazionale, è la prima a sperare che il copione rimanga sostanzialmente il medesimo, per poi provare a mettere in scena un “gran finale” che la elevi dalla comunque positiva semifinale del maggio scorso. Per riuscirci, la guida è ancora affidata ad Antimo Martino (primo nella storia forlivese a inanellare quattro anni consecutivi in panchina) e ai suoi collaudatissimi assistenti, Andrea Fabrizi e Paolo Ruggeri, ma la struttura di squadra cambia rispetto alla versione precedente: più quantità e qualità offensiva negli esterni, un forlivese come Tommaso Pinza stabilmente nei dieci e tantissima esperienza. Per alcuni analisti, anagraficamente parlando troppa, ma sarà il campo a rispondere a questo dubbio.
Per ora, il general manager biancorosso, Renato Pasquali, respira quella che lui stesso definisce «un’aria diversa». Perché? «Pur non avendo attuato una rivoluzione sul mercato, la personalità e l’importante storia che i nuovi arrivi portano con sé in questo gruppo, creano un’atmosfera frizzante – spiega - Sono tutti giocatori con dentro forti motivazioni personali e queste sono la base su cui fondare, poi, le motivazioni di squadra».
Secondo il gm, nella sua nuova conformazione, l’Unieuro «ha non solo più esperienza, ma più ball handling, più personalità negli esterni e nei lunghi siamo sì diversi e non abbiamo più una “torre” con i pro e i contro del caso, ma con Masciadri c’è tiro e con Gazzotti possiamo contare su un giocatore che abbina mobilità a fisicità. Siamo più competitivi dell’anno scorso, ma è indubbio che molte squadre abbiano alzato tantissimo l’asticella».
Già, e allora queste caratteristiche possono spingere Forlì sino a quali orizzonti? «Non so dire ancora chi siano le effettive favorite, ma vedo un’A2 divisa anche se non spaccata: 8-10 squadre a lottare per il vertice, altrettante per la zona play-in e play-out. Noi vogliamo stare nel primo lotto pur sapendo che vincere in trasferta sarà dura ovunque e per chiunque. L’importante sarà seguire la linea dell’anno scorso: crederci sempre con determinazione, mantenendo equilibrio e tranquillità anche nei momenti difficili che dovessero arrivare. Il nostro staff sa lavorare benissimo e ha dimostrato di fare crescere in corsa il gruppo».
Al raduno di oggi ci sarà già Demonte Harper, mentre Kadeem Allen ritirerà il visto in mattinata per poi decollare subito dagli Usa e sostenere domani pomeriggio le visite mediche. Aggregati alla rosa ci sono tanti 2007 e 2008: Jeremy Berluti, Julian Gardini, Pietro Roncaglia, Massimiliano Mustapha, Gabriele Pedrotti, Alessandro Casali e il neo arrivato centro barlettano Luca Dicorato.
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