Basket A2: Unieuro, contro Orzinuovi attenzione a un Trapani che ha voglia di arrivare

Archiviare Bologna e riprendere subito la marcia: l’obiettivo dell’Unieuro per domani sera a Ferrara nel secondo match “interno” della stagione è sin troppo chiaro e se ci si sofferma sul nome dell’avversaria, si potrebbe pensare che il calendario tenda una mano ai biancorossi. C’è però chi non è dello stesso avviso ed è una vecchia conoscenza della pallacanestro romagnola tornato a calcare i parquet dell’A2 proprio con quella Orzinuovi ripescata in estate dopo avere solo accarezzato la promozione sul campo.

Palla a Emanuele Trapani

Il play del 1999 che nella categoria era passato velocemente ai tempi di Scafati per poi affermarsi in B con i Tigers Cesena, l’Andrea Costa Imola e l’anno scorso la squadra lombarda. Giocare sul neutro di Ferrara toglie il gusto in più di un vero ritorno in Romagna per lui, ma se non capita nel posto giusto, la sfida con Forlì cade per lui al momento giusto. Dopo avere battuto mercoledì Rimini ed essere stato determinante per il primo successo degli orceani grazie ai suoi 12 punti realizzati in gran parte quando RivieraBanca era volata a +5 a inizio quarta frazione.

Lui ha consentito all’Agribertocchi di riacciuffarla e superarla. Una prova che sembra dargli il vero bentornato in A2.

«Direi quasi... Benvenuto»

Perché a Scafati nel 2017-2018 giocavo e soprattutto non giocavo e quasi mi sento di non averla mai disputata l’A2 quell’anno - sorride Trapani -. Dopo la partita con Rimini posso dire, invece, di essere finalmente entrato in questa categoria e anche di avere dimostrato di avere le carte in regola per starci. Le prime due gare, nelle quali non sono riuscito a incidere, mi sono servite a capire come funzionasse questo nuovo mondo, specie sotto il profilo fisico che è decisamente superiore a quello della B, poi mercoledì mi sono sbloccato mentalmente ed è iniziato il mio campionato. Quello in cui ora so di poter stare».

Anche perché questa prestazione è giunta davanti a gente come Grande, Tassinari, Tomassini, «mica gli ultimi della fila, ma giocatori di una squadra che ha speso tantissimo per stare al vertice», aggiunge il play abruzzese

Giocatore dalla mentalità solidissima, rispetto al difensore e incursore ben noto in Romagna, ora sta cercando di affermare ben altro di sé. «La prima cosa che ho dovuto provare ad adeguare in A2 è la velocità di esecuzione di ogni mio gesto tecnico. Davanti a gente che mi è superiore per altezza e fisico, se perdo solo mezzo secondo in un movimento o decisione, sfuma ogni mio vantaggio. Ho dovuto, quindi, velocizzare».

Veloce vuole andare Orzinuovi

Anche a dispetto dei pronostici. «Ci danno tutti per spacciati, ma io non ci credo, anzi ho molta fiducia. Abbiamo un nucleo confermato dall’anno scorso e tanti giovani validissimi. Questa squadra mi ricorda la stagione all’Andrea Costa, quando da ultimi della classe per i pronostici arrivammo ai play-off. Me la ricorda specialmente per la voglia che abbiamo tutti di imparare e dimostrare che l’etichetta di “atleti da serie B” non ci appartiene. In ognuno di noi c’è una voglia matta di difendere e mettersi in mostra. Io nella salvezza ci credo e il successo con Rimini mi conforta».

L’Unieuro, dunque, è avvisata. «Sfidiamo una squadra molto forte, una delle candidate al titolo che dopo avere perso a Bologna vorrà riscattarsi proprio contro una squadra di serie B come la nostra - punzecchia il play -. La pressione, quindi, ce l’ha tutta lei: deve vincere. Noi verremo a Ferrara per giocare spensierati, poi vedremo».

L’unico dispiacere è non giocare a Forlì, «anche perché al Pala Galassi anno scorso ho vinto la Supercoppa e sono stato eletto Mvp, mi porta bene, mentre a Ferrara ci ho perso la promozione in A2 ed è quindi un brutto ricordo».

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