Basket A2: la premiata ditta Johnson & Johnson sempre più un fattore pr Rbr e Unieuro

La final four di coppa Italia non significa stop totale del campionato visto che molte squadre recupereranno i turni perduti nel week-end, ma con il primo trofeo in palio, le considerazioni su chi è in formissima e chi sta rifiatando sono piuttosto interessanti.

Adesso Rimini fa paura

Con un Justin Johnson ormai monumentale, che ogni settimana cresce di livello al pari della Rinascita, Dell’Agnello è arrivato a 8 vittorie su 10, il sesto posto che con Latina può essere solitario e la sensazione che nessuno, ai playoff, vorrà prendere i biancorossi. Perché difendono di squadra, attaccano di gruppo e non hanno più paura. Con due Usa che alla fine, come l’anno scorso, sono tra i migliori del torneo.

Unieuro, stop indolore ma...

A proposito di ‘strangers’, l’ennesimo ko interno di Forlì con la bestia nera Torino (spesso e volentieri corsara al Pala Galassi) dice pochissimo a livello di classifica, ma parecchio in senso di ‘salute’. Xavier Johnson giganteggia (23 punti con 14 rimbalzi e 34 di valutazione) ma senza Allen, che va recuperato quanto prima, con le altre pretendenti è dura.

Occhio a Rieti: è tostissima

L’avevamo detto dopo il successo su Rbr: la Real Sebastiani è la classica squadra ‘cazzuta’ che non dipende dai suoi Usa, seppur siano tra le coppie migliori (Jazz 12 ma 0/5 da tre, Hogue 16 e 8 rimbalzi) e che è capace, al PalaDozza, di ribaltare una Fortitudo sopra di 13 nel terzo periodo. Quando difendi, ti concedi sempre una chance. E questi mettono le mani addosso tutta la partita.

Fortitudo, finita la benzina?

Il calo è ormai verticale, Attilio Caja ha sei-sette giocatori che sembra abbiano speso tutto nonostante le regole dell’Artiglio, tre vittorie nelle ultime sette rischiano di costare il secondo posto che però potrebbe anche essere un bene, visto che si eviterebbe l’incrocio nella teorica finale con Trapani, la corazzata per eccellenza. Se i migliori tengono, Sergio (0/3 da 3 e -4 di valutazione) e Bolpin (5 perse, -3) condannano la Effe che adesso deve sopportare un po’ di naturale gogna social.

Cantù, “fai davvero”?

A proposito di evitare Trapani. A pensar male spesso ci si azzecca, ma come fa la corazzata Acqua San Bernardo di Burns, Bucarelli, Moraschini e compagnia a perdere segnando la miseria di 65 punti a Chiusi? Semplice: se giochi ognuno per sé e speriamo di essere più forti, nel basket si fa la fine dell’ortolano con il cetriolo.

Orzinuovi, un bel sogno

E’ durato un quarto d’ora ma è stato bellissimo: sopra anche di 17, con Gran Basile che sembrava Kevin Garnett (26 con 4/6 da tre) e l’ex Crabs Gasparin a mordere i garretti di qualsiasi avversario in maglia siciliana, la piccola Agribertocchi ha sognato di sgambettare gli Squali di Trapani. Chissà, magari sentirsi dire “siamo già in A1, prendo Teodosic” un po’, agli esterni che sono primi e vincono sempre e comunque, darà evidentemente fastidio. Non ai lunghi, però: infatti Chris Horton ‘fenomeneggia’ chiudendo a 41 punti, 13/19 da due e 14 rimbalzi, riportando il mondo, purtroppo per i sognatori, nella terra della concretezza.

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