Basket A2, L’Unieuro torna al Pala Galassi e vuole sfatare il tabù Torino per suonare la nona sinfonia

Le Final Four di Coppa Italia sono un bel pensiero, ma che occuperà la testa solo da lunedì: prima e forse ancor più importante dell’impegno che sabato avrà a Roma contro Cantù, c’è una sfida casalinga che vale moltissimo per il campionato dell’Unieuro. Al Pala Galassi arriva, infatti, Torino, terza della classe del girone Verde e dopo avere superato, non senza affanni, lo scoglio della trasferta sul campo della Luiss, i biancorossi vogliono muovere un altro, e fondamentale, passo verso il traguardo del primo posto.

Pur senza, prevedibilmente, Kadeem Allen, la squadra di Martino cercherà di “suonare la nona”... vittoria consecutiva s’intende. «Affrontiamo una formazione che anche quest’anno sta dimostrando grande solidità e regolarità e in un certo senso credo che noi e Torino ci assomigliamo perché entrambe stiamo disputando per il secondo anno consecutivo una stagione importante nonostante non partissimo coi grandi di favorite. La Reale Mutua ha mantenuto la stessa guida tecnica e gran parte del gruppo degli italiani e questo è evidente dal modo in cui gioca e affronta le difficoltà nelle partite: sarà una sfida da affrontare con grande concentrazione anche perché è un po’ la nostra bestia nera e vogliamo invertire la tendenza».

Concentrazione è un concetto sul quale Martino si sofferma molto, specialmente dopo che «a Roma, domenica scorsa, non ci siamo fatti trovare pronti mentalmente quando i nostri avversari hanno provato ad alzare i ritmi e a rischiare col pressing: non deve succedere di nuovo, non possiamo permettercelo perché in questo campionato rischi di pagarlo».

In primo luogo Forlì dovrà essere dura sotto l’aspetto fisico poiché Torino schiera quintetti di base molto alti, anche sugli esterni, e sfrutta tantissimo il gioco in avvicinamento o vicino a canestro grazie ai suoi due stranieri e a un Federico Poser che sta vivendo un’annata da protagonista. «Sicuramente Torino gioca con grande fisicità e ha tantissimi centimetri, agonismo e atletismo specialmente nel quintetto base con Vencato e De Vico oltre alle ali e a Poser che, davvero, sta facendo benissimo. Dovremo essere pronti ad affrontare una formazione che gioca una pallacanestro semplice, molto efficace, intensa, a tratti anche dura». Ciò non toglie che l’Unieuro pensa in primis a far bene ciò che ha ampiamente dimostrato di sapere fare, però Martino apre una parentesi significativa di ciò che, quest’anno è la propria squadra e dice molto di come ha sin qui costruito il suo primato: «Penso che abbiamo dimostrato di avere la capacità di adeguarci alle partite e alle sue situazioni. Adeguarci anche alle assenze perché veniamo da cinque match senza un giocatore del quintetto base e sappiamo essere molto pragmatici nel capire i momenti e, in quelli, cosa fare e come farlo. È una qualità che quasi sempre abbiamo dimostrato di avere dal mio arrivo a Forlì e dobbiamo continuare su questa idea. Ogni partita va sempre letta e interpretata a sé».

Sulle voci di mercato, infine, il tecnico biancorosso tiene il massimo, e legittimo, riserbo. «Quando sento fare nomi di giocatori che militano in una squadra, mi metto nei panni del loro coach e a me darebbe terribilmente fastidio se un collega parlasse di mercato sui miei atleti. La società ha dichiarato di essere vigile sul mercato e questo è sufficiente».

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