A Vigevano servirà tutta un’altra Unieuro

Negli occhi e in testa c’è ancora il pesantissimo tonfo casalingo con Nardò e proprio perché è ancora un’immagine nitidamente presente, solo all’Unieuro spetterà dirimere il grande dubbio che accompagna la vigilia della trasferta in casa dell’Elachem Vigevano: la pessima prestazione fornita nel turno infrasettimanale sarà un tarlo, un peso psicologico che graverà anche sull’immediato futuro dei biancorossi in campionato, oppure una molla dalla quale fare scattare una reazione veemente e rabbiosa che possa immediatamente attutirne gli effetti?

Antimo Martino e tutto il clan forlivese sperano che l’effetto sia quest’ultimo. Lo esige l’obiettivo play-off da centrare, per il quale la posta che oggi verrà messa in palio conta tantissimo. Lo sa il coach dei romagnoli che, comprensibilmente, fatica ancora a digerire quanto accaduto mercoledì. «Questa non è una partita semplice, giochiamo in un campo caldo che conosciamo bene e contro una squadra che gioca sempre con grande determinazione ed energia: per questo mi aspetto la giusta concentrazione e intensità anche da parte nostra – afferma - Quello che è successo con Nardò continua a rimanere, per me, inspiegabile, forse inconsciamente la testa ci ha portato a ritenere fosse una partita più semplice e questo non ci ha fatto entrare in campo con le giuste energie nervose. Da allenatore era una gara che vivevo malissimo già nei giorni precedenti, perché sapevo che poteva esserci quel rischio e avevamo lavorato proprio al fine di evitarlo, ma purtroppo la mente non è razionale e a noi è accaduto quanto successo alla Juventus in Coppa Italia con l’Empoli dopo la vittoria sull’Inter».

Ossia ciò che una squadra che punta al vertice non dovrebbe fare accadere. Esattamente come non succedeva all’Unieuro stessa in passato, quando le trappole dei match da affrontare coi favori del pronostico, venivano scansate. «È vero, non me lo aspettavo, sono ancora eufemisticamente molto arrabbiato, ma quanto successo non si può cancellare e dobbiamo solo portarci dietro la rabbia da riversare oggi in una partita da giocare con un’altra energia nervosa – dichiara il tecnico -. Negli ultimi due anni abbiamo sempre dimostrato di avere grande mentalità, abbiamo sempre rispettato le qualità dei nostri avversari e io le avevo sottolineate prima dell’incontro: purtroppo non eravamo pronti, in questa stagione: a questa squadra, quando ha momenti in cui non riesce a fare le cose in un certo modo, capita di andare in difficoltà anche in modo importante. Dobbiamo essere sempre concentrati, “sul pezzo”, perché altrimenti non abbiamo il talento per venire fuori dalle situazioni più complesse».

La solidità mentale e la continuità nell’attenzione e nell’intensità sono, quindi, le due precondizioni affinché Forlì possa esprimere il proprio potenziale. Da qui non si scappa. A partire dalla sfida di oggi a Vigevano. «Sarà una partita intensa, dura, agonisticamente sporca. Dovremo essere bravi a farci trovare pronti e a gestire l’impatto ambientale sin dalla palla a due».

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