RivieraBanca senza ostacoli, l’Unieuro prosegue nell’operazione rilancio

Basket

Volata finale per la proclamazione dei primi verdetti nel campionato di A2 e basket mercato che, forse non a caso, ha avuto proprio ieri una brusca e importante impennata. Mancano cinque giornate al giro di boa di fine andata e per le due battistrada RivieraBanca Rimini e Gesteco Cividale, sono in realtà sei, dovendo recuperare entrambe nella serata di mercoledì 11, le trasferte rispettivamente a Vigevano e Nardò, rinviate due settimane fa per le convocazioni in nazionale di Gora Camara e Lucio Redivo.

Sono ancora tante le partite in agenda nell’ultimo mese della prima fase del torneo, ma la sensazione netta è che per entrambe il biglietto per le finali di Coppa Italia sia già stato prenotato. Anzi, forse sulle quattro qualificate i bookmakers non accettano più scommesse, dato che i due ko consecutivi di Milano e il distacco dell’Unieuro da Cantù (che ha anch’essa una partita in meno e lo scontro diretto a favore coi ragazzi di coach Martino), rendono francamente difficile ipotizzare che ci siano alternative al quartetto Rimini-Cividale-Udine-Cantù.

Mai dire mai, ma probabilmente l’attenzione è più spostata su chi, tra loro, conquisterà il platonico, ma corroborante, titolo di campione d’inverno. E’ un affare tra Rimini e Cividale, o le altre inseguitrici hanno ancora chance di rimontare e sorpassare? Tutto è ancora in ballo, ma Rbr dopo la prova di forza data nel secondo tempo contro Brindisi, non può che puntare a questo risultato, anche se le due trasferte filate a Nardò e Vigevano che ora l’attendono, sono da prendere con le pinze e, poi, arriveranno lo scontro diretto con Cantù (ma al Flaminio) e l’impegnativa trasferta di Verona. Sta di fatto che sono 12 vittorie su 13 gare, esattamente quante nel rush finale della stagione scorsa, e con un Gerald Robinson finalmente sui (clamorosi) livelli che gli competono, i biancorossi paiono davvero avere una marcia in più.

Passo che, per ora, tiene bene la Gesteco, forte di nove vittorie consecutive e con lo scontro diretto a favore, e prova a sostenere Udine, che nelle ultime due giornate ha rifilato 30 punti di scarto a Verona (fuori casa) e Cremona. I bianconeri iniziano a fare sul serio, ma lo scarto dalla Rinascita, amplificato dal ko dell’esordio al Flaminio, impone loro un’impresa nell’ottica primo posto. Se, però, l’Apu dovesse fare risultato anche a Cantù e Bologna nelle prossime giornate, allora potrebbe candidarsi a essere la vera “anti-Rimini”.

Ovviamente Cantù permettendo, che ancora deve vedersela sia con Marini e compagni, sia coi friulani, ma il netto e inatteso scivolone a Pesaro dimostra che neppure lei è esente da difetti. Arriva però la seconda chance del mercato per correggerli e fare schizzare nuovamente in alto le quotazioni dei brianzoli. L’italianizzazione di fatto di Grant Basile è stata un’opportunità che l’Acqua San Bernardo ha colto al volo, firmando il centro, ex Rieti, Dustin Hogue come secondo straniero al fianco del recuperato McGee. Mossa giusta, perché al netto dell’inattività del massiccio lungo già protagonista in A con Trento, fermo dall’infortunio patito negli scorsi play-off, era quello l’unico settore migliorabile. Possibile ora una partenza del veterano Chris Burns, appetito da Orzinuovi.

Mercato sul quale Forlì ragionerà, invece, a fine dicembre per capire se esercitare o meno la clausola d’uscita dal contratto con un Toni Perkovic che non varrà i top player stranieri della A2, ma ha contribuito davvero a cambiare il volto offensivo dell’Unieuro. Immagine che riteniamo difficile da replicare nell’ipotetico scenario di un ritorno di Shawn Dawson a gennaio. Che rientri l’israeliano, si vada alla ricerca di una terza figura o resti il croato, per quest’ultimo e Forlì ci sono ancora cinque gare da sfruttare, tra cui il derby a Bologna, per tornare a ridosso delle primissime. Le possibilità ci sono, a patto che i biancorossi facciano risultato a Cremona. Trasferta spartiacque e necessaria per avviare realmente l’operazione rilancio.

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