RivieraBanca e una crescita sempre più convincente

Basket

Miglior Pasqua non la poteva passare RivieraBanca, che dentro l’uovo ha trovato il nono successo nelle ultime dieci gare, il quinto consecutivo dopo lo scivolone di Rieti, era il 18 febbraio. Una marcia da prima della classe, perché se si allarga la lente d’ingrandimento a tutto il 2024, RivieraBanca comanda la classifica con il record di 10-2 a braccetto di Forlì e Cividale. Un cambio di rotta deciso, importante, ma non ancora determinante classifica alla mano, causa la marcia spedita delle altre rivali del girone rosso, per chiudere il discorso salvezza e brindare a dei play-off che a dicembre sembravano utopistici. Merito sicuramente di coach Dell’Agnello, il quale ha donato serenità all’ambiente impostando regole semplici ma precise, e di tanti interpreti che sicuramente sono cresciuti di rendimento, al netto degli indiscutibili valori assoluti del roster allestito in estate dalla Rinascita.

Tra i protagonisti del successo contro Monferrato, vi è sicuramente Giovanni Tomassini, protagonista assieme ad Alessandro Grande di una prova sontuosa dal punto di vista balistico. Per il giocatore pesarese sono stati 19 i punti messi a referto, frutto di un 7/13 dal campo (2/4, 5/9 dall’arco). «Bella gara, abbiamo ritrovato il nostro attacco che ci era mancato a Cremona. Partita in controllo, siamo contenti del risultato e di tante cose fatte positive all’interno del match. Era importante mantenere l’asticella alta perché dietro non mollano. Il momento aiuta indubbiamente, vincere aiuta a vincere, ed il modo in cui stiamo giocando ci ha donato tanta fiducia. Ci passiamo bene la palla, apriamo bene il campo, stiamo migliorando nelle spaziature, e quando riesci a mettere insieme tutti questi aspetti i risultati in campo si vedono. La settimana scorsa a Cremona abbiamo faticato dal punto di vista offensivo, speriamo sia stato solo un passaggio a vuoto, ma siamo rimasti solidi, e nel momento di difficoltà abbiamo tenuto mentalmente e dal punto di vista difensivo, a rimbalzo, mostrando in questo senso un segnale importante».

Prezioso per la crescita del gruppo anche il feeling in campo con Grande, e la duttilità nel poter ricoprire lo spot da play e da guardia.

«Non è semplice giocare da play o da guardia nell’arco della stessa partita. Cambiano tante cose, le spaziature, la lettura delle giocate. Però l’ho fatto tutta la vita, con Ale Grande mi trovo molto in sintonia, lui è un ottimo finalizzatore e ha bisogno della palla per accendersi. Con Tasso, invece, io faccio più il finalizzatore e lui porta palla, abbiamo trovato una quadra direi positiva sul parquet. Merito del coach che ci ha studiato sopra, mi ha chiesto la disponibilità, sono soluzioni aggiuntive importanti per la squadra».

Rimini oggi torna in palestra dopo due giorni di riposo e si appresta a preparare la trasferta di lunedì sera a Torino, un match durissimo che potrebbe dire tanto sulla post season dei biancorossi: «La ritengo la gara più dura di tutto l’orologio -conclude “Tom” - per l’attitudine che ha Torino a giocare a certi livelli, per la forza, la fisicità, l’atletismo e l’esperienza che lo contraddistingue. Bisognerà giocare bene, concentrati, e fare bene le nostre cose perché i piemontesi faranno di tutto per farcele fare male».

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