Simioni: “Brava RivieraBanca a reagire dopo il break dell’Unieuro”

In apnea, fino agli ultimi due giri di lancette, poi il Flaminio ha potuto liberare la sua gioia forsennata per la seconda vittoria di RivieraBanca nel giro di 48 ore, che le permette domani sera di salire la via Emilia con fermata Forlì per cercare di chiudere la serie.
Una serata fantastica per clima e passione quella del derby tutto romagnolo, guastata dall’agguato di “pseudo” tifosi ultras forlivesi ad un’ora dalla palla a due all’esterno del Flaminio, che costerà le porte chiuse in gara3 e nelle eventuali sfide successive. Una sconfitta per la pallacanestro, una stangata, mano pesante, chiamiamola come vogliamo, da parte delle autorità che come sempre penalizzerà la parte sana, totalitaria del tifo delle due squadre che verrà privato delle emozioni live del derby.
Tornando al basket giocato, il grande protagonista di gara2, al pari del compagno Tomassini, è stato Alessandro Simioni, che ha graffiato il derby con una prova importante figlia di 18 punti (5/8 da due, 2/5 dall’arco), conditi da 6 rimbalzi per 21 di valutazione che la dice lunga sull’impronta messa sulla partita. «Sono molto contento, dal punto di vista offensivo ero un po’ sottotono da qualche tempo - attacca il centro veneto - Per questo ho cercato da subito un approccio aggressivo alla partita, prendendomi dei tiri che in gara1 mi erano stati concessi e non mi ero preso. Siamo molto felici perché abbiamo aggiunto un mattoncino in questa serie tosta, al cospetto di una squadra forte e quadrata come Forlì».
Due gare, quelle andate in scena tra domenica e martedì, con diverse analogie, ma anche aspetti “sistemati” che hanno finito per fare la differenza. «Sicuramente in gara2 le sole 7 perse sono state un fattore (in gara1 erano state 19, ndr), siamo stati bravi nella gestione del match, non disunendoci dopo il loro parziale ad inizio partita, ribattendo colpo su colpo nel terzo quarto, e trovando la lucidità e le giocate giuste nel finale punto a punto - l’analisi del ventisettenne lungo ex Treviso, alla sua seconda stagione riminese - Gara 1 ha vissuto su punteggi più bassi per merito delle difese, martedì invece sono brillati un po’ di più gli attacchi. Detto questo, va sottolineata la reazione dopo il loro break, abbiamo girato l’inerzia, siamo stati molto bravi a crederci».
Ieri pomeriggio sessione di pesi e tiro facoltativa, oggi di nuovo sul parquet per preparare gara3. Umore e consapevolezza sono alti, ugualmente la voglia di chiudere la serie prima possibile, per non rivivere il pathos di una nuova gara5. «L’obiettivo è quello di tornare subito a Rimini con la qualificazione in tasca, sappiamo che sarà un’altra battaglia durissima. Forlì ha dimostrato nei quarti di avere grande carattere rimontando da uno 0-2, servono qualità importanti per riuscirci. Il fattore campo per noi ha inciso tanto nelle prime due gare, dispiace che ci sia una situazione del genere, per lo spettacolo, per noi giocatori, per i nostri tifosi che ci avrebbero accompagnato numerosi».
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