Robinson e Harper sono gli uomini giusti per la volata finale?


Il campionato di serie A2 viaggia verso la pausa della Coppa Italia, che poi tanto pausa non è vista la mole di recuperi in programma proprio nel fine settimana in cui Rimini, Cividale, Cantù e Udine si sfideranno a Bologna per il trofeo, con una squadra che pare avere già in mano il biglietto per il Paradiso. Parliamo dell’Old Wild West Udine, ovviamente, cui è stato sufficiente il doppio turno di campionato svoltosi tra mercoledì e domenica per dare la scossa, presumibilmente definitiva, al torneo e prenotarsi il viaggio di sola andata verso la massima serie.
A suggerirlo è l’evidenza della classifica: i friulani hanno sì una gara in più di Rbr, ma il +6 e la prospettiva di ospitare i biancorossi al Carnera il 13 aprile, li rassicura alquanto. Anche in virtù dell’opposto stato di forma delle due contendenti. Altre minacce all’orizzonte, poi, non se ne intravedono: la vittoria su Cantù significa +8 e 2-0 negli scontri diretti coi brianzoli e anche Cividale è a otto lunghezze di distanza con la differenza canestri sfavorevole nel testa a testa. Insomma, solo un harakiri in piena regola può togliere la promozione diretta alla formazione di Adriano Vertemati.
Questo anche perché, in un campionato equilibratissimo nel quale anche le cosiddette piccole sono costanti minacce, i bianconeri non hanno lasciato punti per strada al cospetto delle attualmente posizionate al di sotto della zona play-in. Ci riferiamo Cremona, Orzinuovi, Livorno, Vigevano, Cento, Nardò e Piacenza. Contro di loro, Xavier Johnson e compagni hanno perso una volta sola, esattamente con Livorno.
Le altre hanno pagato un dazio maggiore: tre sconfitte per Cividale, Cantù, Forlì, Verona e Pesaro. L’unica, assieme a Udine, a lasciare appena due punti per strada è stata Rimini domenica, ma il tempismo del ko casalingo con Orzinuovi rischia di essere una condanna in vista del traguardo principale.
Cambiano i programmi
Ora l’attenzione è tutta per l’obiettivo secondo posto, che equivale all’avere la prima testa di serie dei play-off e, per questo, il faccia a faccia di domenica in casa dell’Acqua San Bernardo Cantù, è di un’importanza strategica. Perderlo significa scivolare al terzo o persino, quarto posto se Cividale dovesse espugnare Vigevano.
Certo, le occasioni per risalire non mancherebbero, ma il calendario fuori casa è complicatissimo e se è vero che ora Rimini ha recuperato alla meglio tutti i suoi effettivi, le condizioni fisiche (e mentali) della banda di coach Dell’Agnello richiedono a gran voce un sussidio dal mercato. Italiano? Straniero per cautelarsi dalle difficoltà fisiche che comunque Gerald Robinson palesa? Difficile dare una risposta, ma la meravigliosa annata di RivieraBanca reclama uno sforzo per non venire compromessa dagli infortuni che la stanno, da inizio 2025, minacciando.
Il tema mercato è sempre strisciante anche in casa Unieuro, perché Demonte Harper anche a Vigevano ha avuto un unico vero sussulto, pur importante, a inizio rimonta nel terzo periodo. Per il resto, buio fitto e la solita sensazione di un giocatore che pur armato di volontà, proprio non riesce a sbloccarsi e ad essere un fattore nei momenti caldi delle partite.
Altre società a questa problematica hanno cercato di porre rimedio. Vedi la JuVi Cremona, prossima sfidante dei biancorossi al Pala Galassi. Dopo avere liberato Isiah Brown, passato a Brindisi con Ivan Almeida a fare il percorso inverso, i lombardi hanno deciso di chiudere il rapporto con l’ala di Capo Verde, reinserendo un esterno. La scelta è caduta su Eric Washington, combo guard di 188 centimetri che il finale dello scorso campionato lo disputò in A proprio a Brindisi con oltre 12 punti di media.
Esordirà domenica a Forlì in un match che i romagnoli proprio non possono fallire prima di viaggiare, il sabato seguente, a Pesaro per uno scontro diretto chiave. E d’ora in poi l’Unieuro non può più permettersi di sbagliare soprattutto in casa dove ha lasciato sin troppi punti contrariamente alle sue abitudini storiche. Tra le prime dieci della classifica, sono proprio Forlì e Rimini quelle che hanno perso di più davanti al proprio pubblico: ben cinque ko con la capolista Udine che, ad esempio, ha ceduto una volta sola (e anche questo fa la differenza).
Al Pala Galassi arriveranno, oltre Cremona, Milano, Avellino, Fortitudo e Brindisi: la conquista dei play-off diretti passa, giocoforza, da un percorso netto casalingo.