RivieraBanca scende a Brindisi per chiudere subito il discorso

Treno con vista semifinale: la Rinascita piombata ieri su Brindisi vuole chiudere la questione in garatre (ore 20.30) per avere poi più di una settimana di riposo in vista del prossimo turno. Non è dello stesso avviso, ovviamente, la Valtur di coach Bucchi che però, onestamente, sembra aver esaurito la cartucciera: dopo essersi quasi mangiata garauno (la persa di Brown a 48” dalla fine è la più classica delle ‘sliding doors’, al netto del pasticcio arbitrale di 4’ prima sul canestro non concesso all’americano ed essersi progressivamente sgonfiata in garadue (7 punti nell’ultimo quarto), proverà a raschiare il fondo del barile puntando su aggressività e fattore PalaPentassuglia.
«Mi aspetto una partita durissima, e se i ragazzi avranno la consapevolezza che sarà una vera battaglia, allora penso che ce la giocheremo - tiene la guardia alta coach Dell’Agnello -. Loro faranno ‘all in’ per cercare di allungare la serie, difenderanno intensamente, dobbiamo farci trovare pronti e controbattere a livello di energia dal primo possesso».
E’ altrettanto vero, però, che la maggiore profondità di Rimini sta facendo una differenza evidente nella serie: se la Valtur ruota sette, massimo otto giocatori, con gli ultimi che però non sono a livello dei titolari, RivieraBanca ha dieci giocatori capaci di mantenere gli stessi standard di chi parte in quintetto. «Infatti entrano tutti già dal primo quarto, è nostra precisa intenzione non far arrivare nessuno senza benzina nel secondo tempo - conferma Dell’Agnello, che sta utilizzando sempre di più Conti -. E’ una caratteristica fondamentale nei play-off, sappiamo che tutti possono dare qualcosa e chiunque, sia che parta nei primi cinque sia che entri dopo, sta rispondendo alla grande».
A livello tattico, cosa può dirci ancora questa ‘saga’? Brindisi punta molto sui pick&roll tra Calzavara e Vildera-Ogden, caratteristica che ha portato la Rinascita a schierare per diversi minuti dei primi 80 minuti e con ottimi risultati, una zona ora 3-2 ora 2-3. La Valtur, per evitare le micidiali sequenze di triple di Rbr, forza i blocchi cercando di non concedere vantaggio ai tiratori biancorossi, ma così facendo paga dazio sotto canestro e a rimbalzo offensivo, dove Rimini in garadue ha maramaldeggiato.
«Già nella seconda partita si siano visti degli adattamenti, come capita spesso nei play-off. Abbiamo preparato qualcosa per la terza sfida, è normale, anche loro l’avranno fatto, le squadre si conoscono e la differenza la faranno l’intensità difensiva e la serenità con la quale si affrontano i momenti difficili. Mi è piaciuto molto come i ragazzi si sono passati la palla nel secondo tempo di garadue». Se poi quei passaggi finiscono nelle mani di Tomassini o di Marini (fresco mvp italiano di A2), spesso il finale è dolcissimo.