RivieraBanca sale a Vigevano per un’altra prova di forza

La settimana è impegnativa ma può rappresentare davvero un punto di svolta dell’intero campionato, anche se siamo solo a dicembre: con 4 punti di vantaggio sulla seconda e 6 su Cantù (con l’ingaggio di Hogue, è l’avversaria sicuramente da tenere come riferimento), attesa al Flaminio domenica prossima nel big match, la Rinascita passa da Nardò a Vigevano (ore 21) nel recupero della 13a giornata, per continuare la corsa solitaria in vetta alla classifica e avvicinarsi ancora di più alla Final Four di Coppa Italia, primo obiettivo dichiarato.

In città l’entusiasmo è ai massimi livelli: Rbr sta uccidendo il campionato, ha vinto 13 partite su 14 perdendo con Cividale all’ultimo secondo e non sembra arginabile, se non da se stessa. Tutti, ormai, accostano la A1 a RivieraBanca, un “paradiso” dal quale Rimini manca da 24 anni. «A noi fa piacere che i tifosi sognino, significa che stiamo facendo un buon lavoro e ci sta che si inizi a pensare in grande, ma io e i ragazzi sappiamo che è troppo presto – dice Sandro Dell’Agnello, il condottiero della capolista –A parte che non si è mai deciso nessun campionato prima di Natale, nel girone di ritorno dovremo affrontare in trasferta tutte le squadre migliori, per cui non sarà semplice tenere questo ritmo. Nel frattempo, però, vogliamo continuare a mettere punti in classifica».

Vigevano è nei bassifondi come Nardò (8 punti, penultima piazza) ed è reduce da quattro sconfitte consecutive, l’ultima a Rieti, anche se – se si eccettua la partita di Verona – non ha mai “sbragato”, spesso lottando fino all’ultimo periodo anche contro squadre più accreditate.

Allenata da Lorenzo Pansa, poggia su tre giocatori, che rappresentano l’80% dei giochi offensivi dell’Elachem: il play Myles Mack, che segna 14.6 punti smazzando 5.3 assist a partita, l’esterno Gabriele Stefanini, miglior marcatore del gruppo con 19.1 punti di media e il 43% da tre, e il centro americano Prince Oduro, uomo da 12.4 punti e 8.4 rimbalzi. Il resto è sacrificio e lotta, coi vari Leardini, Peroni (ex Rbr in B), Taflaj e Rossi a rappresentare il “supporting-cast”. «E’ chiaro che dovremo concentrarci in particolare su quei tre, anche se Vigevano ha altri buoni giocatori ma la maggior parte dei possessi passano da là – conferma il trainer biancorosso – Non si può prescindere da una difesa intensa e attenta, a Nardò il break è arrivato quando abbiamo stretto dietro, perché in attacco, al momento, continuiamo a passarci la palla e questo altruismo ci consente di mantenere le percentuali alte».

Il “go-to-guy”, l’uomo deputato a prendere in mano il gioco, in casa RivieraBanca non c’è: lo stesso Marini, a Nardò, si è inventato uomo assist in una giornata di scarsa vena realizzativa. «E’ l’emblema di quel che siamo, Pierpaolo ha fatto segnare Grande e Tomassini da tre in un momento clou. Dobbiamo continuare così».

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