Serve un filotto di vittorie, per tornare a viaggiare in alta classifica, ma con la problematica di Robinson non è semplice per la Dole riuscire ad ottenere continuità in un campionato sicuramente diverso da quello dell’anno scorso, molto più equilibrato e, forse, livellato verso il basso (Pesaro capolista ha perso di 20 al Flaminio...).
Così non c’è tempo per pensare a quello che poteva essere e non è stato a Brindisi - come, tra l’altro, era già successo a Livorno -, visto che è già tempo di tornare a battagliare contro la neopromossa Ruvo di Puglia (ore 18, arbitri Pellicani, Lupelli e Castellano), squadra che aveva iniziato malissimo - cinque ko in fila - ma che poi si è ripresa vincendo quattro delle ultime sei, con successi rilevanti contro Bergamo, Cividale, Avellino e, mercoledì scorso, Roseto in un vero e proprio scontro salvezza. «Siamo tornati all’alba di giovedì e quindi abbiamo avuto poco tempo per preparare il match, ma questo vale anche per i nostri avversari, per cui dobbiamo guardare avanti e pensare alle nostre cose - è lapalissiano Sandro Dell’Agnello - Ribadisco che con la Valtur abbiamo fatto una buona partita, non ottima perché sennò avremmo vinto, ma sicuramente siamo stati sempre punto a punto con una delle due favorite per la promozione diretta (l’altra sarebbe Verona, ndr), almeno secondo i pronostici estivi. Delle ultime tre partite, con Livorno, Torino e Brindisi, secondo me quella peggiore è stata quella coi piemontesi che però abbiamo portato a casa». Con Denegri ormai “fisso” nel ruolo di playmaker, a interpretare la regia in maniera sicuramente diversa da Robinson, e Camara che inizia a ingranare, la Rinascita esplora altre possibilità per allungare le rotazioni degli esterni. «Sì, a Brindisi è andato molto bene Leardini da “3”, ha allargato il campo ottimamente ed è una soluzione che riproporremo perché ci consente di respirare in un reparto che si è accorciato a causa dell’assenza di Robinson. Dobbiamo per forza di cose giocare diversamente, ma siamo sulla buona strada e i ragazzi dimostrano la massima disponibilità in ogni allenamento”.
Poi ci sono anche gli avversari, e allora occhio a prendere sotto gamba la Crifo Wines di coach Rajola, attualmente terzultima della classe ma con pochissimo da perdere e tanto entusiasmo nel serbatoio. «In questo campionato non si può sottovalutare nessuno, figuriamoci una squadra che ha comunque degli italiani esperti della categoria come Laquintana, che peraltro ha fatto anche parecchia serie A, Borra e Musso, e due americani (Moody e Brooks, ndr) realizzatori in grado di metterne 20 a testa» analizza Dell’Agnello. Chiusura doverosa con Ogden: l’ala Usa non convince e a Brindisi è stato il peggiore in campo. Già regalare un americano è un fattore, figuriamoci due. «Ci aspettiamo di più da lui, cioè che torni a essere quello della preseason e di inizio stagione, ci ho parlato ed è il primo ad essere dispiaciuto per l’ultima prestazione. Ci tiene tantissimo e sono convinto che reagirà sin da subito».