Ne mancano ancora tante, ma restare troppo indietro non aiuta l’entusiasmo e l’autostima del poter raggiungere di nuovo la vetta: ecco perché al PalaMangano di Scafati ci si gioca parecchio, sia per la classifica che per il morale.
Appaiate a quota 16, ma Rimini ha un match da recuperare, Givova e Dole erano state accreditate, in estate, del ruolo di favorite per la promozione in A1 assieme a Verona e Brindisi, per cui vederle un po’ attardate stona con i roster di qualità di cui dispongono.
Rimini ci arriva sempre senza Gerald Robinson, ma dopo una settimana di lavoro duro e molto utile, cosciente che in Campania per disporre di una chance bisogna avere lo stesso atteggiamento difensivo mostrato a Cento.
«Affrontiamo una delle squadre più talentuose del torneo, hanno giocatori di qualità incredibile come Mascolo, play da categoria superiore e i due Usa, in particolare Walker che nelle ultime gare ha dimostrato di poterne mettere 25 facili - descrive così l’avversario, Sandro Dell’Agnello -. Ci serve una partita solida come l’ultima con la Sella, con particolare attenzione alle loro caratteristiche perché è la squadra che tira meglio da tre (39%, assieme a Forlì e Mestre, Rbr è al 36%, ndr) e quella che cattura più rimbalzi offensivi (12.1, Rimini 10.1, ndr)».
L’espertissimo Frank Vitucci, subentrato in corso d’opera dopo l’inizio stentato della Givova (4 vittorie nelle prime dieci ed esonero di coach Crotti ) ha dato sicurezze e ritmo a una squadra a forte trazione offensiva con predilezione per il gioco a campo aperto e il tiro dopo pochi secondi.
«La chiave sarà a rimbalzo, se teniamo botta lì potremo giocarci le nostre possibilità perché i ragazzi sono molto centrati, applicati e penso che tutto sommato stiamo disputando una buona stagione».
Le convinzioni di ‘Sandrokan’ sono figlie anche del calendario: la trasferta di Scafati sarà infatti il nono viaggio per la Rinascita, che è passata dal Flaminio appena sei volte.
«A situazione invertita, penso che avremmo avuto qualche punto in più ma alla fine le gare in casa e quelle fuori si equivalgono per cui, già al termine del girone di andata, potremo trarre qualche conclusione».
A Cento, ma era già successo con Ruvo di Puglia, la Dole si metterà nelle mani dei tre tenori italiani, Denegri, Tomassini e Marini, che stanno rappresentando più della metà del fatturato offensivo contribuendo anche difensivamente. Servirà però anche una prestazione convincente da parte di Mark Ogden, che dopo l’ultimo periodo positivo di Cento cerca una continuità di rendimento sin qui mai trovata.
«La squadra sta facendo bene ha trovato nuovi e non semplici equilibri nella situazione di emergenza in cui ci troviamo, e che tutti pensino solo ed esclusivamente al bene del gruppo. Possiamo pensare di tornare da Scafati con una vittoria che sarebbe molto importante».
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