La Dole sale stasera a Cento: primo crocevia della stagione

C’è voglia di svoltare in casa Rinascita, ma per spiccare finalmente il volo e avvicinarsi alla parte nobile della classifica bisogna per forza iniziare a vincere in trasferta. Gli ultimi viaggi, tra errori al fotofinish e punto-a-punto sfortunati, si sono rilevati delle enormi beffe per cui Cento diventa un primo crocevia importantissimo. Perdere altro terreno significherebbe allontanarsi ancor più dalla zona play-off, obiettivo per il quale è stata costruita una squadra che gioca sempre senza il suo play americano, che tornerà solo a gennaio.

«Ci siamo allenati molto bene e c’è tanta voglia di rivalsa nei ragazzi - attacca Sandro Dell’Agnello -. Ad Avellino abbiamo fatto la partita giusta e due errori difensivi più uno offensivo ci sono costati il risultato, è un peccato perché abbiamo riempito il secchio e poi gli abbiamo dato un calcio. Ci è mancato un po’ di cinismo ma siamo stati anche sfortunati, nelle ultime tre trasferte (Livorno, Brindisi, Avellino, ndc) le prestazioni ci sono sempre state ma senza punti. Sono convinto che continuando così risaliremo la china».

Il trainer biancorosso si riferisce ovviamente a una classifica che vede la Dole all’ottavo posto in coabitazione con Avellino e Baltur. Ma secondo ‘Sandrokan’ il calendario ha influito non poco sulla situazione attuale. «Contando anche le trasferte di Cento e Scafati (domenica 1° dicembre, ndc) per noi saranno sei match casalinghi e nove fuori, una situazione sfavorevole che poi sarà compensata dal resto del calendario, che ci vedrà giocare a Rimini sei volte su nove. Questo secondo me riequilibrerà tutto, l’anno scorso era accaduto esattamente il contrario».

In ogni caso, considerando la perdurante assenza di Robinson (che al momento non è stato sostituito, anche se la società resta vigile e guarda al mercato degli italiani e dei comunitari) serve di più da Ogden, che nelle ultime uscite ha dato poco, anzi è stato proprio dannoso. «Mark può fare di più e sta a noi servirlo maggiormente per farlo entrare in ritmo. In questo momento è un po’ in sfiducia ma sta lavorando bene e presto tornerà a performare come a inizio stagione».

La Sella di coach Di Paolantonio è la classica squadra di A2 che dipende dai suoi ‘strangers’ Davis e Devoe, con qualche italiano in grado di dare una mano, tra i quali l’ex Luca Conti, ma anche un paio di assenze rilevanti (Tiberti e Moretti). «Ne hanno vinte cinque su sei in casa, segnano molto nei primi secondi dei possessi e corrono bene in contropiede, per cui una delle chiavi sarà la nostra capacità di rientrare in difesa subito e tutti insieme».

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