Testa bassa e pedalare: in un campionato infinito da 38 partite e appena iniziato una sconfitta inaspettata ci sta, l’importante è rialzarsi e rimettere subito la barra dritta. Così la Dole sale a Cremona consapevole di essere favorita anche senza Gora Camara che sta diventando sempre di più un caso.
Contro i ragazzi di Luca Bechi, il cui obiettivo è una salvezza da conquistarsi ogni domenica, serviranno compattezza e intensità difensiva, per evitare che il ritmo della Juvi faccia virare il match verso un corri e tira che potrebbe rivelarsi pericoloso per i biancorossi, più strutturati e qualitativi in ogni reparto.
«Serve continuità sui 40 minuti non possiamo pensare che qualcuno ci regali la partita - è battagliero Sandro Dell’Agnello -. Dobbiamo essere aggressivi in difesa, evitare quei black-out che ci sono costati la sconfitta contro Rieti. I ragazzi danno il 100% in allenamento, poi ovviamente ci sono anche gli avversari e la classifica parla chiaro a parte Brindisi che sta rullando tutti e Ruvo un po’ in difficoltà, tutti possono vincere o perdere con chiunque. Piaccia o non piaccia, è così».
Concentrazione massima e magari un po’ più di varietà offensiva. Con la Sebastiani il tiro da tre si è rivelato un’arma a doppio taglio, serve attaccare un po’ di più il ferro ma l’assenza di Camara condiziona non poco i meccanismi offensivi. «E’ di fatto l’unico vero ‘rollante’ che abbiamo, quindi a livello di pick&roll, dove peraltro i nostri esterni sono bravissimi, in questo momento ci manca qualcosa. Ma Gora non c’è, quindi è inutile parlarne».
Cremona, rivoluzionata rispetto alla scorsa stagione, ha un trio di esterni (Garrett, Allinei e McConico) molto fisici, che possono difendere un po’ su tutti e amano correre e tirare da fuori dopo uno o al massimo due passaggi, e due lunghi ai quali piace comunque aprire il campo, Bartoli e Morgillo. Dalla panchina non c’è granché, a parte il funambolico Panni che alla prima giornata ha disintegrato Forlì mettendo ben sei triple, e i mestieranti La Torre e Del Cadia.
«E’ una squadra offensiva, alla quale piace correre e prendere velocità. Ci siamo preparati per difendere bene sui loro uno contro uno, sappiamo che la chiave sarà proprio evitare che si accendano, perché se ti deconcentri sono capaci di metterti tre bombe di fila e di segnare 90 punti. Dobbiamo comandare noi il ritmo del match e non farci trascinare».
Altro aspetto determinante la sfida a rimbalzo: con Rieti si è faticato, oggi bisognerà stringersi e controllare i tabelloni, per aprire al meglio un mini-ciclo alla portata (Cremona, Bergamo e Mestre) che porterà al big match con Verona.
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