La Dole al lavoro per poter puntare al bersaglio grosso

Mentre Tomassini e compagni continuano a sudare per mettere benzina nelle gambe, sotto gli occhi attenti del nuovo preparatore atletico Alessandro Petronio e di Sandro Dell’Agnello, che da domani inizierà ad aumentare i carichi di lavoro, nella stanza dei bottoni ci si prepara a vivere una stagione che vedrà la rinnovata Dole tra le protagoniste assolute, da favorita vera e non più come potenziale outsider. «Sta filando tutto liscio – esordisce così il direttore tecnico Alessandro Bolognesi – siamo in attesa dell’arrivo di Robinson (previsto per sabato, ndr), mentre Camara tornerà presumibilmente verso la fine di agosto (è impegnato con il Senegal ad Afrobasket 2025 che si tiene in Angola fino al 24 ndr). Saremo al completo solo allora».

La Rinascita, sul mercato, ha effettuato scelte precise, anche se l’addio di Grande ha “forzato” situazioni che Rbr, pare, non volesse toccare. Alla fine, però, è arrivato un “crac” come Davide Denegri, per cui è andata davvero di lusso. «Sì, Alessandro ha chiesto la cessione e grazie alla proprietà che ci ha messo a disposizione un buonissimo budget, siamo riusciti a trasformare un problema sorto a luglio in un vantaggio, andando a pescare Denegri e portandolo in A2, che è qualcosa di molto performante – continua il dt biancorosso –Si tratta del miglior italiano del campionato, come ha dimostrato negli ultimi tre anni, prima conquistando l’A1 con Cremona da Mvp delle finali e poi restando ampiamente in doppia cifra al piano superiore, prima dell’esperienza di Tortona dove comunque ha fatto bene in una squadra che ruotava a dodici».

Gli altri nuovi, Pollone, Ogden e Leardini, erano invece già stati scelti praticamente al termine della scorsa stagione, all’interno di un disegno tattico ben preciso, anche se l’interrogativo principale resta il passaggio dalla fisicità di Johnson alla maggior pericolosità perimetrale dell’ex Brindisi e Fortitudo. «Con Pollone e Ogden abbiamo deciso di avere dei giocatori più perimetrali, che ci consentissero di aprire di più l’area, mentre riguardo a Leardini ci serviva un elemento complementare a Ogden, con l’energia, l’atletismo e la difesa tra le caratteristiche principali. Il cambio Johnson-Ogden? Riteniamo che Mark abbia caratteristiche più funzionali alla squadra, perché è fondamentale aprire il campo avendo due fortissimi attaccanti negli esterni come Marini e Robinson (e anche Denegri, ndr). Negli scorsi play-off abbiamo trovato l’area spesso intasata, per cui abbiamo operato questa scelta».

Alta classifica o promozione? I tifosi si chiedono se la società voglia effettivamente puntare al bersaglio grosso. «Vogliamo dare continuità allo straordinario campionato scorso e competere per le primissime posizioni – si sbilancia ma fino a un certo punto Bolognesi – L’obiettivo è far sognare ancora la nostra gente».

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