Il roster lungo e la forma ritrovata: ecco come RivieraBanca si avvicina ai play-off

La festa di Udine si potrebbe ripetere a breve al Flaminio: è questa la ferma convinzione di tutto il mondo Rbr, uscito dal Carnera, se possibile, con ancora più certezze sulla forza di una squadra che ha battagliato alla pari con la capolista e che a meno di sconquassi finirà al secondo posto, cioè il primo nella griglia play-off che dal prossimo 10 maggio delineerà le otto contendenti al secondo salto di categoria.

Il match con la Fortitudo di lunedì assume rilevanza a livello di derby ma meno come risultato in sè: alla Rinascita mancano infatti due punti per la matematica certezza del secondo posto e difficilmente si può pensare a una RivieraBanca sconfitta in casa dalla disastrata Nardò domenica 27. Siccome però vincere aiuta a vincere e infonde certezze, siamo sicuri che al Paladozza si presenterà la migliore versione possibile di Rbr: con la squadra al completo e in formissima, i ragazzi di Caja avranno i loro problemi per rifilare a Rimini il secondo ko consecutivo. Perché dopo i cinque hurrà di fila, la squadra che ha perso a Udine ha lasciato molte sensazioni positive, in primis quella compattezza che le ha consentito di giocarsela fino a 40” dalla fine: non si arriva al punto-a-punto in un match così senza un gruppo coeso, che rema tutto dalla stessa parte. Robinson incluso, che anzi sta performando sempre meglio: questo è il secondo motivo di ottimismo in casa Rinascita, visto che per tutto l’anno si è andati alla ricerca del miglior Gerald. Molto più centrato, fisicamente in palla e devastante quando decide di attaccare il canestro o tirare dal palleggio, poter disporre del suo play americano in questo stato di forma sarà determinate negli scontri ravvicinati dei play-off. Dove, giocando ogni due-tre giorni, avere una panchina lunga e profonda sarà altrettanto importante: con l’avvento di Conti, Rimini ruota dieci giocatori, senza perdere quasi mai a livello di intensità difensiva, visto che il neo arrivato può occuparsi dei bomber avversari proprio come fa dall’inizio il mastino designato Anumba.

Guardando ai roster delle potenziali partecipanti alla post season, solo Cantù (che non ha mai convinto fino in fondo) ha una profondità simile e si badi bene che poter evitare di spremere i giocatori significa averli lucidi nei finali caldi, dove si decidono le partite (e si schierano i veri ‘quintetti base’). L’ultima notizia positiva è che la salute assiste i ragazzi di Dell’Agnello: il periodo difficile è alle spalle, Tomassini e Johnson, due che avevano sofferto di diversi problemi tra febbraio e inizio marzo, stanno molto meglio e in campo lo si vede.

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