Ancora tu? Una delle bestie nere per eccellenza del recente passato biancorosso, la Gesteco Cividale, plana sul Flaminio, che celebra il recupero della quindicesima giornata, rinviata a suo tempo per la convocazione in nazionale di Francesco Ferrari (ore 20.30, arbitri Moretti, Marzulli e Rezzoagli).
E’ big match vero, visto che se Rimini viene da tre successi in fila, il team dell’eterno Pillastrini è in striscia addirittura da sette giornate (ultimo ko il 2 novembre a Brindisi): servirà, insomma, la miglior versione della Dole, che dopo la Fortitudo è chiamata ad un altro spareggio per salire ancora più su – i friulani sono due punti sopra, 22 a 20 – e continuare la rincorsa alle Final Four di Coppa Italia, “premio” per le prime quattro al termine del girone di andata. «Di sicuro, visto che mancano tre giornate al giro di boa, per cullare qualche speranza bisognerà battere Cividale, missione non certo semplice – ci va giù dritto coach Sandro Dell’Agnello – Credo che vista la classifica siano una decina le squadre ancora in lizza per arrivarci, ma è chiaro che non sono ammessi passi falsi. Servirà una partita di livello, una mezza prestazione non basterà».
Le azioni della Rinascita, che lunedì ha beneficiato di un giorno di riposo dopo le fatiche contro Bologna, tornando sul parquet solo nella mattinata di ieri, sono però in salita: il team sembra davvero unito e i giocatori, adesso, integrati in un sistema che funziona su entrambi i lati del campo. «Penso che stiamo giocando una buona pallacanestro sia offensiva che difensiva ormai da diverse settimane, dobbiamo anche prenderci i giusti meriti. Da agosto ad oggi abbiamo dovuto, a causa degli infortuni, modificare ben tre assetti, ora siamo con lo stesso da un po’ e credo che si veda. Ciò non significa che automaticamente possiamo pensare di vincere con la Gesteco, una squadra per certi versi simile alla Fortitudo, visto che mette in campo tanta intensità, con giocatori duttili e molto mobili». Redivo e Rota sono i due “cervelli”, il talentino Ferrari l’osservato speciale e l’ex Fortitudo Freeman il lungo atipico che può compensare la salita imperiosa di Ogden, il quale ritrova il suo ex compagno ai tempi della “Effe”. Ma Cividale, che ha battuto Rimini anche nella recente Supercoppa e l’anno scorso le rifilò 30 punti in semifinale di Coppa Italia, va presa con le molle in senso lato. «Hanno personalità e pericolosità nelle guardie e grande dinamismo nelle posizioni “3-4-5”. Dovremo stare attenti al loro tiro da tre punti e, in difesa, a non perdere i loro giocatori che tagliano e si muovono molto».
Se, poi, Mark Ogden ripeterà la prestazione di domenica, allora sarà tutto più semplice. «E’ già da diverse settimane che fornisce un ottimo contributo, con Bologna è stato perfetto, ogni volta che alzava la mano era canestro. Difficile ripetere una prova così, ma per noi è fondamentale con le sue caratteristiche difensive e offensive».
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