Non è certo l’avvio di stagione auspicato in casa Dole. Non tanto per il bilancio vinte perse in perfetta parità, 2-2, ma per come sono arrivati i due stop patiti dai biancorossi. Se a questo aggiungiamo che sono arrivati entrambi al Flaminio, in partite tra l’altro analoghe come copione, sorge spontaneo qualche interrogativo e qualche preoccupazione.
Stante l’assenza, sicuramente penalizzante, di Gora Camara, permane la sensazione di una squadra ancora troppo dipendente dal gioco perimetrale, penalizzata a rimbalzo e in sofferenza contro giocatori alti e grossi come quelli di Bergamo, e soprattutto senza quel carattere, quella scintilla emotiva a cui Rbr ha abituato fin troppo bene da due anni a questa parte. Senza giri di parole, capitan Giovanni Tomassini torna sulla prestazione infelice della Dole nel turno infrasettimanale. «C’è un grande rammarico per aver offerto un’altra partita brutta davanti al nostro pubblico, siamo davvero molto dispiaciuti. Abbiamo fatto due quarti con tanti errori e soprattutto senza difendere forte, loro hanno preso fiducia, confidenza con il match, e dopo diventa molto più difficile poterla ribaltare».
Una Dole double face, precisa, chirurgica e autoritaria lontana dalla Romagna, confusionaria e sfiduciata tra le mura amiche. «È difficile trovare una chiave di lettura di questi stop, sono state due gare dove non abbiamo trovato il bandolo della matassa, mai preso davvero ritmo - l’analisi della guardia biancorossa. «Ci sono tante cose da migliorare, dalla difesa ai rimbalzi dove ci aiutiamo poco, non credo invece sia un problema di atteggiamento, di voglia. Quella c’è stata, ma il problema è che in questo momento arriviamo in ritardo su tutto. Mancano quella fluidità e quell’alchimia che ti permettono di giocare a briglie sciolte e che ci siamo sempre saputi costruire nel recente passato».
Per fortuna il calendario incalza, e domenica contro Mestre dell’illustre ex Mattia Ferrari, coach che ha riportato Rimini in serie A, c’è subito l’occasione di rifarsi. «Giocare subito aiuta a pensare meno, penso che da parte di tutto il gruppo ci sia la voglia e la motivazione di scacciare via la prestazione contro Bergamo. Sappiamo bene che stiamo tradendo un po’ le aspettative, è vero anche che abbiamo abituato davvero bene, ma di certo dobbiamo trovare le contromisure e anche velocemente. Oggi c’è rammarico, frustrazione, ma davanti abbiamo un intero campionato. Conosciamo il nostro valore e credo che una volta al completo verrà sicuramente fuori».