Ritrovata la retta via, adesso c’è bisogno di continuità, anche perché la classifica è cortissima e la vetta dista appena due punti, visto che nessuno, dopo sette partite, è riuscito a vincere più di cinque volte segno di un equilibrio davvero sorprendente in questa appassionante A2.
La Dole va quindi all’assalto della neopromossa Roseto attualmente penultima a quota 4 punti dopo il successo ottenuto in casa contro Rieti che ha fatto seguito a quattro sconfitte consecutive e all’esonero di coach Alex Finelli, cercando di mostrare la stessa la stessa faccia vista con Pesaro.
Il che significa riversare sul parquet tanta energia e intensità, per evitare che l’avversario entri in ritmo, considerando che la Liofilchem concede parecchio ma in attacco è molto calda: con 84.1 punti segnati di media, vanta infatti il secondo attacco del campionato dopo quello di Bergamo.
«I ragazzi, contro Pesaro, sono bravissimi e soprattutto continui sui due lati del campo - torna sul successo nel derby, Sandro Dell’Agnello - ma ora c’è da ripetersi e non sarà semplice. Roseto per caratteristiche assomiglia anche alla Vuelle, ha un playmaker che crea gioco dal palleggio (Justin Robinson, ndc), un lungo che calamita palloni e segna tanto (Jalen Cannon, ndc) e una batteria di tiratori temibile. Per cui non possiamo non partire dalla pressione sulla palla, perché se si concede a chi gestisce il ritmo di farlo in scioltezza, ci si mette in una condizione di netto svantaggio. Sappiamo cosa serve per vincere, dobbiamo ripetere quanto fatto domenica».
Tra le note positive di una Rinascita sempre orfana di Sankare e Leardini, sicuramente ci sono la ritrovata verve offensiva di Luca Pollone, che dalla panchina con Pesaro ha indirizzato il match a suon di triple e la presenza non solo scenica di Gora Camara che ha ridato alla Rinascita quella dimensione interna di cui si sentiva dannatamente bisogno.
«Sono contento per entrambi perché in allenamento si impegnano davvero tanto - continua Sandrokan -. Gora non è ancora al top, è stato fuori più di due mesi, però ogni partita migliora e averlo ci consente di esplorare altre scelte, di essere più incisivi dentro l’area».
Va detto, tra l’altro, che il ritorno del centro italo-senegalese ha rinvigorito anche Gerald Robinson, professore del pick&roll, e non ha impedito a Simioni di essere un po’ il segreto tattico della Dole, visto che dopo sette partite è il secondo realizzatore della squadra (13 punti di media) e il miglior rimbalzista (6.6). Vincere per risalire in classifica e per presentarsi a Livorno, domenica col vento ancora più in poppa: l’obiettivo dei biancorossi è chiaro. «Non bisogna sottovalutare nessuno - chiude il tecnico biancorosso - la classifica dimostra che se ti deconcentri e lasci per strada 6-7 minuti all’interno di un match, rischi di perdere contro chiunque. L’atteggiamento aggressivo è necessario».
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