Dell’Agnello: “Rimini, l’ottima difesa è il fattore che più mi soddisfa”

Sandro Dell’Agnello può finalmente gioire: la sua Rinascita è stata squadra per 40 minuti, tenendo sotto i 70 il miglior attacco del campionato. Per un allenatore, davvero il top.

«Siamo molto soddisfatti, i due obiettivi minimi erano vincere con una prestazione all’altezza, li abbiamo centrati entrambi e siamo contenti di poter festeggiare con i nostri tifosi - attacca Sandrokan -. Bene in difesa ma anche in attacco, abbiamo fatto cose importanti su entrambi i lati del campo. Li abbiamo tenuti a 65 punti quando ne segnano di media ben più di 80, non è poco».

Atteggiamento difensivo ma anche il solito altruismo offensivo, con sei giocatori mandati in doppia cifra: Rimini è una squadra finalmente in palla? «Mi fa più piacere aver messo in crisi Pesaro dal punto di vista difensivo, considerando la loro forza, anche se il nostro passarci la palla è sicuramente un buon segno. La continuità è la parola magica: non esiste una squadra che ha incantato vincendo sette partite su sette, in casa non l’avevamo ancora avuta, mentre fuori a dire il vero sì. Il campionato è difficile, i risultati lo dimostrano».

Diciannove palle perse forzate all’avversario e il 44% da tre, con 86 punti: cifre davvero notevoli. «Sì, siamo stati bravi a passarci la palla, anche se ribadisco che l’aspetto più importante è quello difensivo».

Ora si continua a pedalare, cercando di recuperare quanto prima gli infortunati Leardini e Sankare. «Avranno dei controlli in settimana, non sono quando rientreranno in squadra - chiude l’analisi Dell’Agello -. Nell’immediato la rotazione a otto può anche andare, ma in un intero campionato no. Non ci lamentiamo, fa parte del gioco, ma questi due giocatori ci sarebbero un’aggiunta di energia e fisica non indifferente».

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