C’è enorme soddisfazione in sala stampa da parte di Sandro Dell’Agnello dopo il netto e convincente successo su Ruvo di Puglia. «Abbiamo fatto una partita di grande concretezza, ci eravamo dati delle indicazioni speciali per non far entrare in partita Moody, siamo riusciti a limitarlo molto bene. Nei giorni scorsi abbiamo imbastito un paio di idee per attaccarli con qualche vantaggio, che ci ha effettivamente premiato, inoltre abbiamo ruotato tutti i giocatori, tutto molto bene. Al di là dell’avversario è stata una partita di grande spessore».
Rispetto ai trend delle ultime gare, diminuite sensibilmente le perse, peccato per qualche rimbalzo di troppo concesso in attacco specie nel primo tempo. «Unica nota stonata di stasera, è vero, avremmo potuto chiudere con un vantaggio più ampio al riposo, dobbiamo migliorare nel tagliafuori perché non abbiamo tanti centimetri nelle guardie. Al netto di questo aspetto, ci tenevamo tanto a fare una partita importante in casa. Anche se non abbiamo portato a casa niente da Livorno e Brindisi, abbiamo disputato due belle partite e per assurdo abbiamo vinto quella in casa con Torino, fra tutte quella giocata meno bene. Invece siamo stati anche continui, molto quadrati per tutti i 40 minuti, l’ho detto ai ragazzi negli spogliatoi: sono contento sotto tutti i punti di vista».
Inevitabilmente il tema che ha tenuto banco anche in sala stampa è stato il mercato. Con Denegri, Marini e Tomassini sempre trascinatori, rimane difficile pensare di poter andare avanti almeno fino a gennaio con questo assetto, alla luce di un campionato difficile incalzante tra turni infrasettimanali e trasferte: «Non voglio scappare dall’argomento, ma l’ultima parola e l’ultima decisione spetta alla società. Vedremo cosa potrà o non potrà succedere in tal senso, il comunicato della società dei giorni scorsi è stato chiaro, sono vigili sul mercato e lo confermo. Io alleno quelli che ho».
L’ultimo cenno è per la crescita del giovane Sankare: doppia cifra, tanta energia e cose positive. «Crediamo tanto in lui, gioca un po’ da tre, un po’ da quattro, tocca una marea di palloni. Ogni tanto fa qualche errore, magari si perde l’uomo e prendiamo canestri da bischeri, ma sono errori che mettiamo in conto. Va protetto, ci sta dando e ci darà sempre di più una grande mano».
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