Dell’Agnello entusiasta della Dole Rimini: “Il roster è ottimo”

La sensazione è che la Dole Rimini faccia tremendamente sul serio. Anche se non lo dicono, o meglio non lo hanno ufficialmente dichiarato in sede di presentazione del nuovo sponsor, i dirigenti della Rinascita puntano in alto, a quella serie A sfuggita un mese fa e che è rimasta ancora un po’ sullo stomaco. Il mercato, di fatto, parla da solo: la squadra, già ottima, è stata ulteriormente rinforzata con gli arrivi di Leardini, Pollone e soprattutto Denegri, un potenziale “crac” per la categoria, che assieme a Marini (mvp italiano della scorsa regular season, poi calato nei play-off) e a Robinson formerà una front-line potenzialmente devastante in A2.
La dipartita di Alessandro Grande, che ha optato per una nuova esperienza ad Avellino, è stata colmata con un giocatore che al piano di sopra giocava e lasciava l’impronta: adesso toccherà allo staff tecnico amalgamare il tutto a partire dalla preparazione che inizierà prima del solito, l’8 agosto, visto che il campionato partirà il 21 settembre, con la Supercoppa (Rimini sfiderà la Fortitudo in semifinale) che sarà l’antipasto nel week-end del 13 e 14 settembre: «Devo ringraziare in primis la società perché è stato allestito un roster ottimo - commenta il tecnico Sandro Dell’Agnello - completo in tutti i reparti e sicuramente competitivo ad alti livelli. Se saremo più forti dell’anno scorso lo dirà il campo, ma sicuramente abbiamo tutti gli elementi per costruire un gruppo che faccia divertire i nostri tifosi e che ci tenga il più possibile in alto in classifica. L’obiettivo è giocarsela con tutti e occupare le primissime posizioni».
Sandrokan non parla di promozione diretta, ma l’upgrade del quintetto è evidente, tanto che se l’anno scorso nel reparto esterni Cantù e Udine avevano qualcosa in più, adesso difficilmente qualcuno sarà meglio di Rimini: «C’è molta varietà, abbiamo giocatori in grado di attaccare il ferro ma anche di prendersi dei tiri dall’uno contro uno piuttosto che sugli scarichi. Ci sono società che stanno allestendo squadroni, ad esempio Scafati, Brindisi e Verona, ma onestamente mi sento di dire che non siamo da meno».
C’è poi un cambiamento notevole nella configurazione del quintetto, che porterà a un diverso tipo di attacco della Dole: è proprio qui che si stabiliranno le fortune di Rimini, col passaggio da Justin Johnson a Mark Ogden che comporta una modifica tattica importante. «Sì, abbiamo optato per questa scelta perché con una batteria di piccoli che crea vantaggio nell’uno contro uno, volevamo un lungo che ci consentisse di aprire di più il campo. Secondo me Ogden è perfetto per il gioco che vogliamo impostare».
Insomma: l’unico riferimento a centro area sarà Camara, con utilizzo del post-basso più cauto e tanti penetra e scarica con 4 tiratori (anche 5, quando Simioni sarà in campo) ad aprire le scatole difensive altrui.
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