Biglietti a ruba, entusiasmo alle stelle e maxi-schermo: Rimini torna a sognare con il basket

Rinascita Basket Rimini
  • 04 giugno 2025

Febbre da Serie A1 a Rimini, con tutta una città che riscopre la sua storia e il suo amore per il basket. Verso le finali con Cantù, per garauno di domenica sono stati venduti solo ieri 1.890 biglietti mentre per garadue di martedì si è a quota 1.818.

L’assessore allo sport Michele Lari scende in campo a sostegno di Rbr, che a 24 anni dall’ultima partecipazione, sta inseguendo il sogno della massima serie nazionale della pallacanestro. «Una delle cose più straordinarie che sta accadendo in queste settimane a Rimini è l’entusiasmo contagioso che si respira in ogni angolo della città, per la cavalcata di Rbr. È qualcosa che va oltre l’appassionato di pallacanestro o l’amante dello sport: si tratta di un vero e proprio sentimento popolare che richiama un dato sociale rimarchevole: la voglia cioè di andare al Flaminio per godersi una partita di basket, facendo della propria soddisfazione un fatto collettivo perché nello stesso momento condivisa da altre migliaia di persone, dentro e fuori al palazzetto».

Ed è proprio la voglia di condividere un sogno che ha spinto Comune e club ad allestire un maxi schermo al Flaminio per poter assistere tutti insieme alla sfida o alle sfide in programma a Cantù: «La finale aggiunta da Rbr - riprende Lari - la tracimazione del successo sportivo in passione di tutta una città, il Flaminio come cassa di espansione di un desiderio di vivere una uguale emozione insieme ci porta a lavorare in queste ore su un progetto particolare: allestire all’interno del Flaminio un maxi schermo per seguire tutti insieme le partite che Rbr giocherà a Cantù. E’ chiaro, ci sono tante questioni tecniche da mettere in fila in così poco tempo ma stiamo cercando di risolverle in tutta fretta perché questa finale rappresenta per Rimini e per i riminesi qualcosa di molto speciale che abbiamo bisogno di rivivere oggi, epoca ancora più spezzettata di un tempo in tanti individualismi. Quello che sta facendo Rbr è qualcosa di straordinario, storico si direbbe. Ma quello che ha fatto la società negli ultimi anni, partendo da un sanguinoso fallimento, è ancora più grande visto che prima ha permesso di non spegnere in città la fiammella del basket e poi, con una crescita armonica, ha costruito un progetto sportivo a trazione partecipativa che è diventato altamente competitivo a livello nazionale. Rbr si è meritata questa finale e Rimini si merita di viverla intensamente e collettivamente anche per le trasferte in Lombardia. Tutto questo avviene a 40 anni dallo scudetto Propaganda della Marr Rimini che fu il primo di una lunga serie.

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